domenica 1 maggio 2016

Quando il riso era amaro

  Il commento di Antonio Saltini sui Diserbanti

  video montato da Agrarian Sciences  


tratto da:
REPORT E I  BREVETTI VEGETALI: SCIENZA E AGRICOLTURA SECONDO LA TV NAZIONALE 







Dagli anni ‘70 i diserbanti hanno liberato centinaia di milioni di contadini dal penoso onere di piegarsi sulla zappa sotto il sole per 12 ore. Quello delle mondine era, in tutto il mondo, lavoro bestiale. Curve nel pantano, perdevano la salute e l’onore (i sorveglianti, a Vercelli e in Lomellina, erano tori da monta).
Lavoravano senza mutande, perché era proibito appartarsi per fare pipì, e orinavano nell’acqua senza interrompere il lavoro (con grande beneficio del riso, avido di urea, soprattutto se biologica). Credo che la loquace intrattenitrice (n.d.r. Milena Gabanelli) che ha proclamato il proprio sdegno per l’impiego dei diserbani non avrebbe mai accettato di lavorare in quelle condizioni, anche se probabilmente non ha mai messo a fuoco che anche povere contadine diciottenni o trentenni avranno avuto le proprie fasi lunari, in occassione delle quali, spero la gentile signora capisca, lavorare in quelle condizioni doveva essere autentico obbrobrio. Dalle origini del diserbo chimico nuove molecole hanno dovuto essere sostituite a quelle che perdevano efficacia, e così continuerà ad essere. Chi grida per il bando dei diserbanti deve dire che vuole che ogni primavera importiamo decine di Jumbo di asiatici affamati per la monda manuale. Anche supponendo stipendi da fame, viaggio e alimentazione porterebbero il riso a triplicare di prezzo. Possiamo essere certi che gli alfieri delle culture “naturali” pretenderanno che le usl di Vercelli e Pavia impongano che i proprietari si procurino gabinetti mobili, ma consentano che vengano sospesi sul riso, per non disperdere il prezioso liquido biologico.

Puntata di Report: L'insostenibile brevetto


Antonio Saltini
Già docente di Storia dell'agricoltura all'Università di Milano, giornalista, storico delle scienze agrarie. Ha diretto la rivista mensile di agricoltura Genio Rurale ed è stato vicedirettore del settimanale, sempre di argomento agricolo, Terra e vita.
E' autore della Storia delle Scienze Agrarie, l’ultima edizione dell’opera, in sette volumi pubblicati tra il 2010 e il 2013, è ora proposta in lingua inglese "Agrarian Sciences in the West". Tale opera, per la ricchezza dei contenuti e dell'iconografia, costituisce un autentico unicum nel panorama editoriale mondiale, prestandosi in modo egregio a divulgare in tutto il mondo la storia del pensiero agronomico occidentale.


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