lunedì 24 dicembre 2018

NATALE AL CIRCO





Tra il Trap di Sfera Ebbasta ed il Circo equestre, preferisco lo spettacolo del Circo. Per Natale i ragazzi con i loro amici, portiamoli alla scoperta della magia dell’arena circolare sotto il tendone (perché potrebbe essere l’ultimo).


Una questioni di gusti. Alla monotonia ed ai poco edificanti messaggi della musica Trap in una serata all’insegna dello “sballo”, si contrappongono l’estro artistico, quindi il colore, la vivacità e l’allegria assicurati dall’arena circense, animali compresi.

E’ doveroso fare una premessa a seguito dei gravissimi fatti avvenuti a Corinaldo (An), nella notte tra il 7 e l’8 dicembre (5 vittime di età compresa tra i 14 ed i 16 anni più una mamma di 39 anni; 37 feriti di cui 7 in condizioni ritenute gravi, perlomeno al momento in cui questo articolo sta per uscire), che hanno comprensibilmente colpito l’opinione pubblica.
Ossia di non avere nulla contro il cantante di musica Trap Gionata Boschetti meglio conosciuto come Sfera Ebbasta. Su tutti i giornali, a distanza di giorni, se ne continua giustamente a parlare per formulare anche domande.
Egli era stato semplicemente chiamato quella fatidica notte ad esibirsi in una discoteca della zona: se non altro il Trap appartiene ad un genere musicale e di spettacolo che non incontra minimamente i gusti di chi scrive ma d’altro canto, ognuno possiede legittimamente i propri così come può non piacere ad alcuni lo spettacolo circense che invece, sempre chi scrive, lo ha sempre apprezzato (pur facendo una classifica tra un complesso circense e l’altro).
Si prova invece un senso di crescente insofferenza, verso tutti coloro (compresi certi docenti o dirigenti scolastici, che magari sono gli stessi che tutti gli anni hanno da ridire sulla presenza del presepe a scuola, inscenando una forma di rispetto, una sensibilità verso altri credo…, per poi alla fine scoprire che nessuna religione ha mai preteso alcunché), che in nome di una presunta superiore civiltà, negli ultimi lustri hanno cercato di inculcare, a partire soprattutto nei più giovani, la tesi che negli zoo dei circhi gli animali si trovino in continua sofferenza e che andrebbero per questo liberati (si è poi capito cosa intendano, questi dirigenti, per “liberazione”, ma anche che interessi possano crearsi attorno ai bioparchi o “santuari”, magari gestiti dagli stessi animalisti). Quindi che per imparare gli esercizi gli animali al circo vengano sistematicamente torturati, e via dicendo con questo genere di autentiche idiozie¹⁻²⁻³.
Nel merito, ho già avuta l’occasione di riportare su queste pagine le testimonianze ed i rimandi bibliografici che conducono a studi e pubblicazioni scientifiche serie, da parte di studiosi e professionisti di fama e competenza acclarate, che smentiscono sistematicamente le accuse degli “animalisti” (si usa il virgolettato, perché alla fine, chi non cerca il benessere del proprio animale domestico?).
Poi capitano tragedie come quella di Corinaldo, che al di là della mera dinamica dalla quale hanno avuto origine i noti fatti (il sovraffollamento di un locale che ha portato al crollo di una banchina, sulla quale stazionavano troppe persone, con scene di panico collettivo), pongono con evidenza il tema che forse i modelli culturali di svago proposti, non siano dei migliori ed anzi, eliminando le forme di spettacolo e svago universalmente e tradizionalmente riconosciute dalla società quali i circhi, il quadro dell’offerta culturale peggiora considerevolmente (ma il problema riguarda anche altre forme nobili della rappresentazione artistica e musicale, penso in primo luogo al settore lirico e sinfonico, mai sufficientemente sostenuto nel Bel Paese che vuole incrementare anche il turismo).
Sovviene a questo punto un consistente dubbio, ossia se possa considerarsi civile il linguaggio Trap veicolato da cantanti come lo Sfera, che si compone di frasi spezzate magnificanti il denaro facile, la furbizia, l’abuso di alcool e le droghe leggere (ci risiamo, oramai è una fissazione!), quindi ogni sorta di “machismo” (altro che sforzarsi ad insegnare, come non mai in questi tempi, il rispetto delle donne!). Non si riportano per un elementare senso della decenza, alcuni campionari di un simile frasario, che il lettore se vorrà potrà facilmente recuperare in Rete.
Lungi dal volere fare del moralismo bigotto, perché una tragedia può purtroppo palesarsi in qualsiasi circostanza e momento e, riguardare ciascuno di noi (si spera ovviamente di no, ma nel caso in questione sarà comunque la magistratura ad accertare le responsabilità dell’accaduto), si aggiunge solo che in un circo sia fuori che dentro il tendone, i modelli celebrati di cui sopra non vi sono mai appartenuti, in quanto non appena si varca l’ingresso del tendone, si inizia a respirare innanzitutto un’altra “aria” (che magari a tratti odora pure della segatura umida della pista, che a me piace tanto perché immerge subito nell’atmosfera circense, non trattandosi di irritante peperoncino!). Casomai si apprende dal mondo circense un insegnamento che è l’esatto contrario di quanto veicolato invece attraverso il Trap.
Tutto questo per dire che se quella tragica sera a Corinaldo vi fosse invece stata, immaginandola, la presenza di un circo e una parte di quei ragazzini con genitori al seguito, avessero potuto scegliere se andare là invece che alla discoteca Lanterna Azzurra, chissà mai, forse su quella maledetta balaustra che poi è crollata, vi sarebbe stata meno gente e forse…
Se quei ragazzi fuori dalle loro scuole o agli incroci (dove purtroppo ultimamente possono aspettarli altri “incontri”), invece dei biglietti dispensati dai “p.r.” (e pagati in anticipo), avessero trovato gli addetti del circo dalla sgargiante giubba rossa con lustrini (che è un vero e proprio must), a dar loro i biglietti-riduzione (che sono sempre artistici) da cambiare successivamente alla cassa beh!, sarebbe stato molto meglio.
Alcuni commentatori a seguito di quella tragedia, hanno osservato che a 12-13 anni i ragazzini dovrebbero andare a letto presto: può anche darsi.
Avessero però avuto in sorte la possibilità di andare a vedere lo spettacolo di un circo attendato nelle vicinanze, sarebbe invece derivato che all’ora prevista per il raduno in discoteca, a show terminato sarebbero usciti e magari dopo essersi nuovamente rifocillati al bar del circo, se ne sarebbero tranquillamente tornati a casa.
Pensare che solo pochi giorni prima, sempre nelle Marche ma in provincia di Pesaro ad Urbino, il circo Nando Orfei era stato contestato al suo arrivo da parte dei soliti integralisti⁴. Che tristezza e che povero Paese stiamo diventando, sempre più condizionato dagli estremisti dell’ambiente e degli animali: dietro alle proteste inscenate davanti ai circhi, ricorrono comunque alcuni nomi, come ad es. quello di Walter Caporale noto animalista.
Si può tacere tutto questo? Se si creano dei vuoti, anche nello spettacolo qualcuno poi li riempie e, fa male pensare che sia la musica Trap a colmarli. Anche in questo caso e, lungi dal volere formulare giudizi o consigli educativi, si aggiunge solo che al circo troviamo spesso le esibizioni di giovani artisti (magari coetanei o poco più dei ragazzi “stanziali” che sono tra il pubblico), reduci da successi e riconoscimenti nelle più importanti Rassegne e Festival internazionali (come quello di Montecarlo della foto iniziale), onorando in questo la nobile tradizione circense italiana⁵.
E così nonostante in patria il circo venga purtroppo sempre più osteggiato, all’estero invece quello italiano viene sempre apprezzato e ritenuto a ragione tra i migliori al mondo.
Questi giovani artisti, si guadagnano infatti gli ambiti premi coltivando il loro talento attraverso ripetuti esercizi con spirito di sacrificio e disciplina (sorretti da tanta passione); conducono una vita insolitamente originale (già a partire dal fatto di essere nomade, ma anche per il giusto rapporto con gli animali) e molto piena.
Questi sono particolari che dovrebbero affascinare i ragazzi più sensibili e curiosi, infatti alla pari dei loro coetanei non circensi, anch’essi vanno a scuola ma hanno la fortuna di girare e conoscere meglio il mondo: non vivono di “like” semplicemente perché non ne hanno il tempo per queste frivolezze. Uomini e donne di spettacolo che invece dovrebbero essere indicati, loro sì, come esempio ai tanti ragazzi e ragazze “addormentati” per ore davanti al tablet od al Pc.
Anche a costo di ripetersi, si ribadisce in questa sede la funzione sociale e culturale del circo equestre (e del suo mondo), quantomai attuali nella sempre più grigia (perché prigioniera di crescenti fobie, paure, ecc.), nonché “virtuale” e sedentaria società d’oggi (e senza distinzione di età).
L’auspicio è che anche il Parlamento italiano e l’attuale Governo se ne accorgano presto, disturbati come sono (al pari dei loro predecessori), dagli “schiamazzi” più o meno rumorosi di un manipolo di interessati facinorosi (trasversali a tutti i partiti, perché si vede che la figura del politico studioso ed accorto, al di là delle legittime personali opinioni, è specie in via di estinzione), che hanno fino ad ora raccontato solo bugie, perché dietro ogni rivendicazione, anche la più giusta in apparenza (ma sugli animali nei circhi sono state raccontate fandonie), ci sono sempre interessi da difendere (=tanti soldi, perché alla fine si cade sempre lì⁶). Si ribadisce in queste pagine, che almeno sui risultati degli studi scientifici non dovrebbero esserci opinioni divisive e pertanto, ogni forzatura della lettura degli stessi (come è invece effettivamente avvenuto, costituendo tra l’altro un caso da manuale di imbroglio scientifico⁷, oltre che di calunnia alla categoria), sia unicamente da intendersi come una storpiatura dettata da ignoranza e follia ideologica.
Purtroppo pare che anche i neo ministri alla Cultura Alberto Bonisoli ed all’Ambiente Sergio Costa siano caduti nei suddetti e tremendi equivoci⁸.
I nemici degli animali del circo sono riusciti a fare votare (ed è già grave) la L. n° 175 del 2017 (quella che prevede il “graduale superamento” degli animali nelle arene circensi), ma a loro evidentemente non basta!
Vorrebbero anticipare al prossimo anno lo stop a tutti gli animali. A questo punto, leggano invece attentamente, i nostri supremi Rappresentanti, la lettera inviata loro da Francesco Mocellin del “Club Amici del Circo” (C.A.de.C), dove si sostiene che gli animali devono continuare a rimanere nei circhi, affinché i primi siano meglio accuditi e gli ultimi possano continuare ad esistere⁹. Continuando così ad assicurare un futuro lavorativo direttamente ad oltre 4.500 persone solo in Italia (anche se con forti oscillazioni stagionali), senza considerare l’indotto economico soprattutto nel settore metalmecccanico¹º.
L’aveva capito nel 1968 un galantuomo, il ministro Achille Corona che grazie alla bella legge n° 337 da lui tenacemente voluta, aveva creato le basi perché si concretizzassero negli anni immediatamente successivi le produzioni più belle (ed oggigiorno ancora ricordate con tanta nostalgia da parte degli appassionati).
Altro che il Trap, canto monocorde come un muezzin e gergo volgare di solitudini, insulti, alcol e droga come spiega efficacemente il giornalista Vittorio Testa sul quotidiano Gazzetta di Parma, a commento anche dei fatti di Corinaldo¹¹. Egli ricorda comunque che tale “musica” è un sottogenere di derivazione da quella Rap ed è stata creata dagli spacciatori americani: niente male come premessa artistica!
Se anche dalle tragedie bisogna imparare qualcosa, a maggior ragione si respinga al mittente il cretinismo animalista dispensatore di assurde fobie: a Natale (ma anche tutto l’anno), quando si presenti l’occasione, torniamo volentieri a divertirci sotto il tendone!
Ha ragione Giorgia Cannizzaro quando dice: “Non bisogna fare finta di niente: scuotiamo i ragazzi con l’esempio. Accompagniamo Anastasio (il giovane Rap vincitore nella trasmissione X Factor, n.d.a) dentro quel luogo magico¹²”.
La psicanalista intende riferirsi alla Cappella Sistina, che il giovane Rap nelle sue canzoni immagina di volere distruggere, sognando il Giudizio universale sgretolarsi e cadere sopra una folla danzante di vandali.
Anche a lui, prima di condurlo nel luogo magico così come inteso nell’articolo del Corsera, forse farebbe bene entrare (possibilmente accompagnato), nell’arena magica del circo.

Seguono le immagini a ricordo di alcune visite ai circhi e di alcuni animali esotici in complessi circensi italiani (splendidamente accuditi): colpisce favorevolmente anche il senso generale di sorpresa alla vista di quei magnifici esemplari, in particolare da parte del pubblico più piccolo. Si ricordano un tasso di fertilità di questi animali mediamente superiore rispetto ai consimili allo stato brado (indice di benessere), nonché l’aspettativa di vita spesso più del doppio rispetto ai selvatici. Sono animali veri, non i peluche venduti dal WWF!

 
Allo stordimento di balli individuali con musiche assordanti e ad orari assurdi, meglio tornare a preferire una serata in compagnia, all’insegna del fascino dell’antica arte circense. Nella foto a sinistra, il Circo Nando Orfei delle famiglie Anselmi-Orfei; in quella a destra il Circo Millenium della fam. Coda Prin.  Foto Cantarelli.
 
Un senso di “magia” pervade i presenti a partire dai bimbi, una volta entrati nel bar-carrozzone del Circo Nando Orfei. Sulla parete a sinistra, una grande foto mostra un primo piano del grande ed indimenticabile domatore. Foto Cantarelli.
 
L’ammaestratore di grandi felini Alex Zorzan al Circo Millenium con la sua tigre “rosa”. In uno spazio più ristretto delle sue “amiche”, come mostrato nella foto seguente in quanto queste ultime si trovavano nel periodo dei calori. Foto Cantarelli.




Tre bellissimi e diversi esemplari di tigri al Circo Millenium. Foto Cantarelli.

Una zebra, un asino, più distanti dei cavallini pony ed un nandù, tra lo sguardo di meraviglia delle piccine. Foto Cantarelli.


Lo sguardo curioso della giraffa del circo Darix Togni. Foto Cantarelli.

Desirè Valeriu che con la sorella Valeria allevano ed ammaestrano gli animali del complesso “La favola siamo noi”, qui al Circo Darix Togni alle prese con un canguro. Foto Cantarelli.

Uno yak in primo piano ed un watussi –dalle lunghe corna, ma visto posteriormente-, al Circo Millenium. Foto Cantarelli.





In primo piano i lama con altri animali del complesso “La favola siamo noi”, qui al Circo Darix Togni.              Foto Cantarelli.


Un splendido esemplare di Watussi ed altrettanti esemplari di cammello, al Circo Kino della fam. Caveagna. Foto Cantarelli.


Uno magnifico esemplare di elefante indiano del circo Darix Togni. Immagine tratta dal sito del Circo.


Affinché il tricolore continui a sventolare orgogliosamente sulla sommità delle antenne del tendone, e possa continuare a rappresentare il meglio dell’Italia anche all’estero, difendiamo con convinzione il buon nome del circo italiano contro ogni attacco tendenzioso. Nella foto, il tendone o chapiteu del Circo Oscar Orfei. Foto Cantarelli.



Bibliografia (l’autore ringrazia le sorelle Desirè e Valeria Valeriu per la segnalazione di alcuni importanti rimandi bibliografici ed il confronto, riguardante il tema delle pubblicazioni sul benessere degli animali allevati nei circhi. Francesco Marino per altrettanto materiale riguardante la disinformazione animalista):


¹Cantarelli A. W Il circo e con gli animali! In difesa della nobile arte circense italiana, contro le menzogne e le barbarie animaliste. Agrarian Sciences, marzo 2018 (Prima parte). https://agrariansciences.blogspot.com/2018/03/w-il-circo-e-con-gli-animali.html
²Cantarelli A. W Il circo e con gli animali! Ibidem. Agrarian Sciences, marzo 2018. (Seconda parte). https://agrariansciences.blogspot.com/2018/03/w-il-circo-e-con-gli-animali_19.html ³Cantarelli A. Il bagnetto dell’elefante che ha scandalizzato gli animalisti. Viva il circo e con gli animali! Ibidem. Agrarian Sciences, novembre 2018 (Terza parte). https://agrariansciences.blogspot.com/2018/11/il-bagnetto-dellelefante-che-ha.html 

⁴Tramonti M. Urbino, Nando Orfei e Vittorio Sgarbi. Circusfans.net, novembre 2018. http://www.circusfans.net/news/?view=16745  
⁵Buccioni A. Giovane circo italiano, il futuro ti appartiene. Circo.it, dicembre 2018. http://www.circo.it/giovane-circo-italiano-il-futuro-ti-appartiene/
Si veda anche: Bianchin R. Accademia d’arte Circense di Verona. Il presagio dello spettacolo più grande del mondo. Circo.it, giugno 2018. http://www.circo.it/accademia-darte-circense-di-verona-il-presagio-dello-spettacolo-piu-grande-del-mondo/  

⁶Dal sito del circo Darix Togni, nella sezione dedicata agli animali si trovano le seguenti informazioni: http://www.circotogni.it/gli-animali/  
⁷Animali nel circo? Ecco la verità. http://www.leggeanimalicirco.it/?fbclid=IwAR37UMHLYjCokQWszLzhvgb8da_8w6i0XiEd6Sjc9K1QtJ9A8NblnJTV9YM
Si vedano anche sullo stesso argomento: Buccioni A. Il circo senza animali è un’eresia. Circo.it, novembre 2018. http://www.circo.it/il-circo-senza-animali-e-uneresia/; Imperatori P. Circhi animali e animalisti. Una verità troppe bugie. Club Amici del Circo, marzo 2017. http://www.amicidelcirco.it/index.php/it/8-le-notizie/ultime-notizie/66-circhi-animali-e-animalisti-una-verita-troppe-bugie; Colli G. Lettere alla redazione: viva il circo abbasso gli animalisti. Basta bugie del 5/10/2012. http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2485;  

⁸Circo e animali, il ministro Bonisoli: “E’ ora di dire davvero basta” (articolo tratto da Il Messaggero). http://www.amicidelcirco.it/index.php/it/8-le-notizie/ultime-notizie/1123-circo-e-animali-il-ministro-bonisoli-e-ora-di-dire-davvero-basta
⁹Mocellin F. “In difesa del diritto di vivere e lavorare con gli animali”: l’appello del Cadec a governo e Parlamento. http://www.circo.it/in-difesa-del-diritto-di-vivere-e-lavorare-con-gli-animali-lappello-del-cadec-a-governo-e-parlamento/ Disponibile anche su: http://www.amicidelcirco.it/index.php/it/8-le-notizie/ultime-notizie/1105-difendiamo-il-diritto-di-vivere-e-lavorare-con-gli-animali-per-una-vera-legge-sul-circo; http://www.circusfans.net/news/?view=16748 

Disponibile anche su: http://www.amicidelcirco.it/index.php/it/8-le-notizie/ultime-notizie/1105-difendiamo-il-diritto-di-vivere-e-lavorare-con-gli-animali-per-una-vera-legge-sul-circo; http://www.circusfans.net/news/?view=16748
¹ºMasci R. Ogni anno aiuti dallo Stato. Due milioni di euro pubblici finiscono sotto i tendoni. La Stampa, domenica 23/09/2012. Sul medesimo argomento richiamato nel titolo e per il confronto con gli altri settori dello spettacolo, si veda anche l’apposita sezione del sito Circusfans.net: http://www.circusfans.net/index.htm  

¹¹Testa V. Poveri figli se i genitori rinunciano ad educare. Gazzetta di Parma, giovedi 13/12/2018; Testa V. Quei giovani smarriti nel mondo costruito da noi. Gazzetta di Parma, lunedi 17/12/2018. 
¹²Cannizzaro G. Così ho spiegato ai superstiti della discoteca che il mondo non finisce. La terapeuta dei giovani di Corinaldo. Corriere della Sera, martedi 18/12/2018. 





Alessandro Cantarelli
Laureato in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Piacenza, con tesi in patologia vegetale. Dal febbraio 2005 lavora presso il Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Parma (STACP), della Regione Emilia Romagna (ex Servizio Provinciale), dapprima come collaboratore esterno, successivamente come dipendente. E’ stato dipendente presso la Confederazione Italiana Agricoltori di Parma. Ha svolto diverse collaborazioni, in veste di tecnico, per alcuni Enti, Associazioni e nel ruolo di docente per la formazione professionale agricola. Iscritto all’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali ed alla FIDAF parmensi.










1 commento:

  1. Alessandro Cantarelli6 gennaio 2019 alle ore 19:29

    L’Epifania tutte le Feste si porta via e con grande sollievo per tutti i circensi e gli appassionati al mondo del circo, il 27 dicembre scorso sono scaduti i tempi per varare, da parte governativa, il provvedimento che avrebbe portato ad eliminare definitivamente gli animali dai circhi, per il tramite del loro affido a dei Centri di Recupero per gli animali esotici (CRAE), oppure in mancanza di questi (in Italia mancano centri adeguati e le esperienze avutesi, vedi Monte Adone e Semproniano, hanno condotto in breve tempo alla morte degli animali sequestrati), direttamente alla soppressione per eutanasia.
    Stiamo comunque parlando di circo, uno spettacolo ed un mondo di riconosciuta antica tradizione, e riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità.
    Il 15 marzo 2017 al Senato del Repubblica infatti, un apposito workshop commissionato da Lega Anti-Vivisezione (LAV) ed Animal Defenders International (ADI), consegnavano ai nostri Rappresentanti un papers tra l’altro sottoscritto dalla Federazione Europea dei Veterinari (FVE) e dalla nostra Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari (FNOVI), dove citando rewiew scientifiche palesemente artefatte (il rapporto Harris) e citando testimonianze di un ex stalliere del Circo Ringling Bros, tale Tom Riders , che negli USA era stato condannato sia in giudizio che in Appello. Quest’ultimo si era inventato una storia riguardante il maltrattamento degli elefanti al circo, ma la corte una volta stabilito che per questa testimonianza mendace si era intascato almeno 190.000,00 dollari, aveva condannato lui e l’associazione animalista americana ASPCA ad un risarcimento milionario (questo nel 2009!).
    Tale rewiew di Harris e la citazione a supporto delle tesi animaliste delle testimonianze di Rider (nel 2017!), per chi avesse voglia di riascoltare gli interventi dell’audizione del 9 marzo 2018 (interventi recuperabili al sito dell'ENC), con i rappresentanti dell’Ente Nazionale Circhi e, tra gli altri, degli etologi prof. T. Friend e M.K. Worthington (che hanno scoperto la truffa, vedendosi citati più volte nel rapporto Harris ma con completo stravolgimento dei loro studi), gettano una pesante ipoteca sulla credibilità di tali associazioni animaliste, per palese induzione all’errore tramite acquisizione di dati falsi e pure. Per non parlare del “tradimento” rispetto la missione veterinaria di FNOVI e FVE: eutanasia per animali in perfetto stato di salute!!
    I Magi nel corso del loro lungo cammino a dorso di cammelli (come nei circhi), avevano dovuto fare i conti con Erode, uno dei più spietati despoti della Storia, ma riuscirono in qualche modo a sviarlo. Avessero incontrato anche degli imbecilli che gli avessero sequestrato i loro cammelli, forse non sarebbero mai arrivati alla Grotta e a quel punto, non si potrebbe parlare di Epifania.

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