venerdì 2 agosto 2019

DALLA PARTE DEL CIRCO - Seconda Parte


di ALESSANDRO CANTARELLI


Nuove deleghe del Governo in arrivo: ai sequestri di animali ed all'incultura popolare.
Deboli coi forti e forti coi deboli. In totale spregio ai rilievi forniti dalla scienza ufficiale, misconoscendo una tradizione plurisecolare di arte e cultura popolare universalmente riconosciuta e celebrata, il recente ed incredibile sostegno dei ministri Alberto Bonisoli e Sergio Costa alle interessate e menzognere campagne della L.A.V., ed associazioni ambientaliste.

W il Circo e con gli animali!

“La mia vita prendetevela, che non abbia più l’orrore di vedervi. Sgherri infami di una più infame tirannia, sole vigliacco che le dai la luce” (Lucia Sarzi attrice, della compagnia di teatranti-girovaghi “I Sarzi” (appartenenti alla Resistenza clandestina), nel ruolo della Tosca di G. Puccini). Il pubblico capiva e batteva acceso le mani” (da: Alcide Cervi, I miei sette figli, Einaudi, 1955 -1a ed.-)

(Genni Martino del Circo Darix Togni mentre passa alcune mele al bravo Giordan. Il training quotidiano con l’addestratore ed il contatto con il pubblico, sono fondamentali per il benessere dell’animale del circo. L’animale si sente in questo modo “considerato” ed è sempre attivo (per conoscenza, si alimenta quotidianamente di 5 kg di erba medica fresca, 15 Kg di ortaggi -carote, cipolle e mele-, il tutto integrato con circa 3 kg di biada per cavalli. Foto Cantarelli)

Ebbene l’attuale ministro competente ai Beni culturali, al pari dei suoi colleghi dei governi precedenti (va doverosamente precisato, anche se mostra in questo di volerne accentuare l’iter), anziché impegnarsi di vedere pienamente attuata presso tutte le municipalità italiane la legge voluta da Achille Corona (L. n° 337 del 18 marzo 1968), se la prende coi circhi ed i loro animali.


Legge Corona che prevedeva tra l’altro, l’individuazione di idonei ed ampi spazi per gli spettacoli viaggianti (circhi e luna park); idonee aree, magari servite da acqua, luce, gas e servizi fognari.
Aree attrezzate che tra l’altro sarebbero in primo luogo funzionali oltre che ai sacrosanti diritti di un’intera ed onesta categoria di lavoratori circensi, anche al benessere degli animali che, solo a parole, molti comuni italiani dicono di volere “difendere”. Legge che si ricorda testualmente, riconosceva la “funzione sociale e culturale” dei circhi.
Il ministro Bonisoli anzi ha avuto l’ardore di dichiarare: “I decreti attuativi non si sono fatti perché quando sono arrivato, a giugno 2018 inoltrato, dei decreti attuativi non era stata scritta neanche una riga e non avremmo mai potuto scrivere per materie complesse come tutte quelle che riguardano lo spettacolo dal vivo, i decreti in appena sei mesi”.
Quindi aggiungeva perentorio: “Vanno tolti perché non hanno niente a che vedere con la cultura e lo spettacolo. E’ una battaglia di civiltà che altri Paesi hanno già intrapreso”.
Evidentemente ciò che è reale cultura e spettacolo in questo Paese, per il ministro sono in primo luogo le rappresentazioni (o meglio, monologhi), che il suo guru genovese sta tenendo in diversi teatri italiani (non proprio a costi di ingresso “popolari”, o sono previsti gli inviti riduzione ed i posti in gradinata come al Circo?), al pari degli anni passati, beneficiando come pubblicità (buon per lui), della notorietà politica.
Anzi, sugli spettacoli di Grillo non avrà assolutamente nulla da eccepire: i vari “vaffa” poi, quelli sì che sono autentica “sperimentazione” teatrale!
Quanto all’affermazione della “battaglia” già intrapresa da altri Paesi”, valgano al riguardo la articolate risposte di Ettore Paladino e dell’E.N.C.
12. I bandi totali in Europa sono solo 4 (Grecia, Bosnia e Herzegovina, Malta e Cipro (con Bolivia e Hounduras nel resto del mondo): un numero irrilevante di Stati, che peraltro non possiedono nessuna tradizione circense. 
Senza considerare l’esperienza fallimentare e tragica del Messico, che dopo avere vietato –su pressione animalista- nel 2014 gli animali esotici nei circhi, per stessa ammissione dell’organismo statale Profepa (Procura Federale alla Protezione dell’Ambiente), l’80 % (sic!) degli animali prima appartenenti ai circhi successivamente sequestrati e sistemati in zoo e strutture protette, sono morti! I circhi in compenso hanno smesso di lavorare, sono falliti e le conseguenze negative si sono abbattute anche sull’indotto.
Stessa sorte è toccata a due leoni sequestrati ai circhi colombiani nel 2017, morti in SudAfrica ossia in quel paradiso terrestre nel quale gli animalisti avevano deciso di collocarli (liberati in aprile, morti in giugno).
Insomma la tecnica è sempre quella: si lanciano degli slogan ad effetto, senza porsi il problema di avere approfondito prima le questioni e verificare come stiano effettivamente le cose.
Appena prima che scadesse il termine del 27 dicembre 2018, sempre il Bonisoli dichiarò: ”So che il desiderio di molti di voi è che gli animali non vengano più usati negli spettacoli circensi. È un desiderio che condivido anche io e che diventerà realtà nel più breve tempo possibile. È una delle mie priorità”.
Intanto che il ministro dei Beni Culturali pronuncia quelle parole, a Venezia e nel giro di un mese (4giugno-7luglio 2019), vi sono stati due gravi incidenti causati dalle navi da crociera, che per fortuna non hanno causato vittime. Egli da tempo va infatti proclamando: “Oltre alla tutela della città patrimonio Unesco, bisogna salvaguardare l'ambiente e l'incolumità di cittadini e turisti
13”. 
Ed allora passi dalle parole (finora sono servite a poco) ai fatti, e vedremo quindi cosa accadrà: avrà sicuramente da interloquire con Costa, ma quello delle crociere, non del dicastero all’ambiente!
Anche il Circo è patrimonio Unesco ma per il Bonisoli evidentemente per le due distinte realtà si applicano due pesi e due misure; dichiarava infatti: “(…). Intanto abbiamo messo in campo una collaborazione tra il Mibac e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, guidato dall'amico e collega, Sergio Costa (laureato in scienze agrarie, già comandante regionale dei Carabinieri Forestali, attualmente coinvolto nella querelle con la Provincia di Trento per la vicenda dell’orso bruno fuggito dal recinto), per far sì che gli animali, una volta lasciati i circhi, possano trascorrere il resto della loro vita nel miglior modo possibile e in luoghi idonei.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere questo risultato nel più breve tempo possibile e i primi passi li stiamo già facendo”.
Quindi nell’intervista rilasciata recentemente al Salone del libro di Torino: “(…) Il circo con i leoni appartiene ai miei ricordi di infanzia, dunque al passato: ci sono nuovi modi di conoscere gli animali. Bisogna immaginare un’evoluzione che va accompagnata nel rispetto di chi lavora da una vita nei circhi”
14. Il ministro finge evidentemente di non sapere, che le esperienze avute fino ad ora di Circhi che hanno smesso gli animali perché si sono fidati dei suoi amici animalisti, hanno condotto ad esiti fallimentari (il pubblico si era rarefatto e degli animalisti neanche l’ombra). Inoltre lo stesso Cirque du Soleil è in grande difficoltà ed ha licenziato diversi dipendenti (400 su 5.000. La Stampa, 18/01/2013); nel 2015 aveva dovuto interrompere anzitempo la collaborazione con EXPO per mancanza di pubblico (e menomale che la scelta politica era stata quella di escludere il Circo italiano!). 
Quanto ai contributi del Fondo Unico per lo Spettacolo (F.U.S.) si diceva, ad un complesso circense, servirebbero per coprire le spese per una settimana ed inoltre, l’ammontare complessivo è di poco superiore all’1% del totale dei Fondi erogati comprendendo le altre categorie dello spettacolo.
Ed i circensi, che sono gente sveglia ed amano il loro lavoro, fanno ancora volentieri a meno di un Navigator che li conduca ad un nuovo lavoro, ad una vita diversa!
Seguendo infine il ragionamento del ministro, allora tanto per fare un esempio anche la musica lirica sarebbe una forma di canto appartenente al passato: mettiamo allora Verdi e Puccini (ed ovviamente Leoncavallo) in soffitta, e largo al RAP (o al TRAP)! Si rimane basiti.
Si procede quindi nell’analisi di questa assurda deriva in-culturale.

 (Il Circo con il suo spettacolo ed il suo mondo, che tradizionalmente prevede tanti animali, ha ispirato i migliori registi e scritturato grandi attori, molti di essi di Hollywood o Cinecittà (in alto, i cartelloni di alcune pellicole storiche di successo). Non si comprende pertanto il cortocircuito mentale da parte di coloro che avversano con tanta veemenza (verbale e non) questa antica arte, che prevede anche l’uso di animali ammaestrati. Ignorano completamente cosa abbia rappresentato il Circo nella Storia dello Spettacolo e del Cinema. Quei registi ed attori erano allora tutti degli insensibili personaggi alle sofferenze animali, oppure semplicemente vedevano le cose con un altro occhio, evidentemente non paranoico, che permetteva loro di apprezzare il Circo come il  luogo in cui animale e uomo si trovano in perfetta simbiosi?).


Il primo rilievo a queste affermazioni, è che risulta innanzitutto intollerabile che un ministro della Repubblica con la delega alla Cultura ed ai Beni artistici, parli in maniera così approssimativa e superficiale di un settore -quello circense ed in particolare quello italiano-, con almeno 250 anni di onorata Storia. Come non considerare allora ed in questa sede, la parabola di quelle che sono state autentiche dinastie circensi, che a partire dalle epopee dei Franconi e dei Chiarini, hanno permesso al circo italiano, di piazza in piazza, di dinastia circense in dinastia, di arrivare fino ai giorni nostri
15.

(Il grande Antonio De Curtis in arte Toto’ nei panni del domatore di leoni, nel film “Il più comico spettacolo del mondo” (1953), del regista Mario Mattoli. Parodia del celebre Kolossal hollywoodiano “Il più grande spettacolo del mondo” (1952) di Cecile B. DeMille, tra gli attori comparivano anche Aldo Fabrizi, Silvana Mangano, Anthony Quinn…Il Circo dove sono state ambientate le riprese -con il clown Tottons impersonato dallo stesso Toto’ quale principale protagonista-, era quello Togni).


Attraverso alcuni scritti ospitati sull’argomento e su queste pagine, si è cercato di proiettare il lettore nel mondo circense (anche se in modo inevitabilmente sintetico), anche dal punto di vista culturale16
Quanto al “so che molti di voi…”. Ebbene se almeno l’aritmetica non è ancora un’opinione, in questa ultima tornata elettorale lo 0,6% raccolto dal Partito animalista alle elezioni europee, rimanda primariamente al prefisso telefonico che bisogna comporre per mettersi in contatto con la Capitale su rete fissa. Ogni epoca ha i suoi programmi televisivi di successo e così, siamo direttamente passati dal “Pronto, Raffaella?” (anni ’80), al “Pronto, Vittoria?” dell’ultima tornata elettorale, solo che gli italiani a quanto pare ricordano più volentieri la Carrà che l’on. Brambilla.
Della popolazione numericamente invero ben più consistente, che ha dimostrato attraverso i secoli di apprezzare il Circo tradizionale, ai suddetti ministri non importa proprio nulla?
Ognuno ha i propri ricordi di infanzia, così come un tipo di rappresentazione artistica può piacere o meno a seconda dei gusti individuali, ma chi rappresenta le Istituzioni non può con presunzione ed arroganza, obbligare la maggioranza delle persone ad uniformarsi ai propri gusti personali (e menomale che i ricordi al Circo dell’infanzia del ministro, non gli hanno di certo suggerito volgarità, violenza e magari droga, come invece può accadere di apprendere dalle cronache in determinati contesti
17
In Italia presso le Facoltà universitarie, sono presenti le cattedre di Storia dello Spettacolo se non addirittura quelle di Storia del Circo (come quella allo IULM di Milano)18. Alcuni di accademici si sono già espressi al riguardo, ritenendo un’autentica follia abolire gli animali dagli spettacoli circensi (es. proff. ri Simonetta e Bosisio; cfr. Cantarelli 2018): tutto questo si noti bene, dal punto di vista sia della cultura umanistica nella sua accezione più ampia –ed è un rilievo assai importante, essendo il Circo una forma particolare ed originale di rappresentazione teatrale-, che di quella zoologica. 
Non a caso il Circo è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità: la gente del circo parla una propria lingua, una sorta di “dialetto” con contaminazioni della lingua sinti, ma anche di altre lingue di altrettanti paesi europei: come si fa quindi a disperdere un patrimonio così?
Considerando invece l’aspetto più propriamente zoologico alla materia, è proprio vero che gli animali al circo stanno male e sono maltrattati? Inoltre sempre ed a prescindere, come invece vanno sostenendo da parecchi anni gli animal-ambientalisti?  




(Sotto lo sguardo attento di Giordan, la Genni spazzola amorevolmente il bisonte americano Romina, che con l’altro bisonte Albano anch’esso nel recinto, forma la coppia. Con l’avvicinarsi dell’estate, l’animale cambia il pelo. Si guardi per confronto, il filmato realizzato da FEDEA sulle condizioni degli animali sequestrati ai circhi nei CRAE; filmato indicato in bibliografia (assieme ad altri sull’argomento). Sarà lei stessa a descrivermi, inoltre, le vicende riguardanti la sua famiglia oggetto di feroci attacchi dalla L.A.V. Foto Cantarelli),

Ho avuta l’opportunità di assistere, ad inizio giugno, al bello spettacolo serale del Circo Darix Togni di passaggio in quei giorni a Parola di Fontanellato, nei pressi di Fidenza in prov. di Parma (il Circo non aveva potuto esibirsi giorni prima a Sarzana (Sp), a seguito di apposita delibera di quell’amministrazione comunale approvata nel febbraio scorso –aggirando la citata legge nazionale n. 337/1968-, che vieta gli spettacoli con animali: scelta evidentemente dettata dall’ideologia animalista).
Il giorno dopo (domenica), sono ritornato per vedere meglio gli animali del parco zoologico. Varcato l’ingresso del tendone, passaggio obbligato per raggiungere lo zoo, incontro Andreina ed Amanda Togni che stanno provando alcuni esercizi. Sono le figlie del titolare Livio (il famoso ammaestratore di tigri, che ha seguito l’esempio del padre Darix. In passato è stato Senatore della Repubblica).
Nel complimentarmi con loro per lo spettacolo della sera precedente (letteralmente da brividi la troupe di equilibristi colombiani Silva, inoltre la regia dei Togni la si nota comunque anche dalla cura riposta nei particolari), estendo le congratulazioni anche per il bel filmato (con interviste), che gli appassionati di “Circus-mania” avevano realizzato quando il Circo si trovava a Milano, inerente la vita del Circo e su come gli animali vengono effettivamente trattati, smentendo così la corrente narrazione animalista
19
Nel filmato milanese compare anche Genni Martino, dell’omonima dinastia circense, collaboratrice da anni dei Togni e che solo la sera precedente era stata la donna dei serpenti in un numero mozzafiato. Sarà la Genni che mi accompagnerà nella visita allo zoo, dove effettuerò alcune fotografie che mostrano chiaramente come gli animali vengano trattati molto bene (e per chi scrive, un’ulteriore positiva conferma), contrariamente alla corrente vulgata animal-ambientalista (e nel proseguo, si cercherà di spiegare il perché convenga propagandare quella menzogna).
Ma è la stessa Genni a descrivermi il supplizio al quale dal 2014 è letteralmente sottoposta la sua famiglia di origine, titolare di un complesso circense con il fratello Eusanio in prima battuta. All’origine di tutto la L.A.V. e le organizzazioni animaliste affiliate.
Le vicende hanno inizio con la “grave colpa” -ovviamente per gli animalisti, ma il tutto lascia supporre che sia così-, da parte del Circo Martin (che in quel periodo si trovava in tournee in Sardegna), di avere ottenuto nel 2013 un’attestazione di benessere animale. Il risultato dell’effettuazione di test specifici effettuati direttamente sugli animali del complesso da parte dell’Università di Sassari, Fac. di Veterinaria (resp. prof.ssa Raffaella Cocco)
: test scientifici dove erano stati valutati precisi parametri comportamentali e metabolici, ad opera di ricercatori universitari e non dagli “esperti” di nomina animalista
La scienza ha difatti il potere di stroncare una narrazione farlocca ed ecco allora che come per magia, iniziano ad agitarsi le acque. Su questa singolare vicenda, trovo riscontro ai fatti narrati (successivamente al nostro incontro), in diversi comunicati ed articoli, ed a cagione della gravità degli stessi è stata costituita un’apposita sezione in calce alla bibliografia riportata, con una selezione delle relative cronache.
Per sommi capi, si cercherà di fare un breve riassunto. Cagliari, 03/03/2014: sequestro degli animali al Circo Martin per iniziativa del Corpo Forestale dello Stato (da notare che la Procura competente, si era limitata a disporre solo un’ispezione), a seguito di denuncia delle organizzazioni animaliste.
Successivo dissequestro ed archiviazione del procedimento per totale infondatezza dei fatti. Da rilevare che in quel periodo l’on. Vittoria Brambilla (la cui visibilità mediatica in tv e giornali non manca quale esperta del mondo animale; ella è anche presidente del gruppo interparlamentare “animali”
20, ed è già tutto un dire perché gli aderenti stravolgono il loro mandato parlamentare: da “la sovranità appartiene al popolo” (art. 1), a “la sovranità appartiene alle lobby”, e si vantano pure!), aveva dichiarato che “il Circo Martin è un vero e proprio inferno per gli animali che vi sono sfruttati”. 
Nulla allora è più calzante per la vicenda, della famosa parabola evangelica della trave e della pagliuzza nell’occhio del vicino: avesse infatti prestato maggiore attenzione ai procedimenti processuali a suo carico (che l’hanno condotta proprio l’altro giorno ad un patteggiamento di un anno e quattro mesi21), quanto all’attività di un suo diretto collaboratore successivamente arrestato per truffa22, a maggior ragione avrebbe potuto risparmiarsi simili contumelie. 
Fine agosto 2014: mentre il Martin con lo chapiteu si trovava in Gallura, mandava alcuni suoi artisti -ma senza animali perché nel frattempo –come a Sarzana-, la giunta comunale aveva poco tempo prima deliberato in tal senso-, ad esibirsi sull’isola de La Maddalena per alcuni giorni.
Al rientro in battello degli artisti, ad attenderli al Circo un sequestro lampo di tutti i loro animali, ordinato dalla magistratura di Tempio Pausania su denuncia L.A.V. Con conseguente trasferimento coatto nel Centro di Recupero Semproniano (Gr). Nell’articolo di Giulia Corsini su Next quotidiano del 27/06/2017, viene mostrato l’aberrante filmato di quel sequestro e di un altro avvenuto (con le stesse modalità), a danno di un altro complesso: il Victor Show.
Tutto questo scempio, questa inaudita violenza ai danni degli animali (che al Circo stavano comunque molto meglio che nei CRASE) e dei loro legittimi proprietari, è l’effetto perverso lo si richiamava all’inizio, della l
egge 189 del 2004. 
Va doverosamente precisato che nella documentazione fornita dalla L.A.V. per giustificare la denuncia, era presente un falso certificato veterinario che attestava le cattive condizioni degli animali a La Maddalena.
Ma come è stato precisato, nessun animale era stato presente sull’isola!! E la stessa Genni a riferirmi che come per incanto, lo stesso veterinario (straniero, dell’Est europeo), si fosse reso successivamente irreperibile…
Intanto rullavano i tamburi e così, non paghi di tutto questo sul sito della stessa L.A.V. si mettevano in dubbio i riscontri effettuati dall’ASL locale (deputata ad effettuare i controlli previsti per legge), e naturalmente le ricerche universitarie della prof.ssa Cocco²³. Si tenga inoltre presente che ogni Circo è sottoposto anche alle visite della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco (oltre ovviamente ai propri veterinari di fiducia).
Come è ben riportato negli articoli citati in bibliografia e sul Quotidiano Piemontese (perché il suddetto Circo sulla scorta dell’esperienza sarda, è stato oggetto di discriminazioni anche in Val di Susa ad opera delle stesse organizzazioni animaliste), è accaduto che il GIP di Tempio Pausania che aveva disposto il sequestro degli animali, sia stato successivamente arrestato per mazzette
24. Così i tempi per arrivare ad avere giustizia si allungano irrimediabilmente. 
Scegliere un obiettivo, indebolirlo, isolarlo per farlo meglio a pezzi. Si lascia ai lettori il rimando a quale modello di “onorata società” rimandino i fatti anzidetti: non certo a quello di una società civile!
Soprattutto gli animali del Martin sono stati portati via dai legittimi proprietari (quindi strappati ai loro affetti), ed alcuni di essi sono nel frattempo morti nel Centro di Recupero (come il cavallo appartenuto alla famiglia Caroli che si esibiva al Martin; per un maggior dettaglio della vicenda, si rimanda il lettore all’apposita sezione bibliografica dedicata, riportata in calce).
E’ la stessa Genni a farmi presente che naturalmente come tutti i circhi anche il Martin doveva cambiare regolarmente paese e città, ma quando il giudice convocava l’udienza al giorno prestabilito bisognava necessariamente presentarsi a Tempio Pausania; ebbene era pure capitato che la rappresentanza L.A.V. in alcune udienze non si fosse fatta nemmeno vedere: dopo il danno, la beffa quindi.
Questi episodi che riguardano le famiglie Martino, Caroli e Valeriu (detentrici di animali presso il complesso circense Martin), sono autentica rappresentazione del baratro civile e culturale nel quale è sprofondato il nostro Paese. Irrimediabilmente? Questo dipende da tutti noi, ossia dal modo in cui non rimarremo indifferenti di fronte a questa vera e propria persecuzione, volta alla distruzione di una parte importante del nostro patrimonio artistico e culturale. Ripeto oggi il Circo, domani (le avvisaglie negli allevamenti non sono mancate!), una vita sempre più impossibile agli allevatori (e non si contano nell’ultima stagione venatoria, gli atti provocatori nei confronti dei cacciatori durante le battute di caccia, esecrabili e molto pericolosi visto il contesto, a prescindere da come la si possa pensare su questa forma di sport).

E’ anche capitato ai figli dei circensi che frequentano le scuole dell’obbligo, nei paesi o città dove si spostano i circhi, di sentire i loro stessi insegnanti sostenere al loro arrivo in classe che al Circo gli animali vengono maltrattati. Quindi invitare gli alunni e le loro famiglie a non andarvi.
Con gli stessi ragazzi ammutoliti, quasi a doversi vergognare del mestiere dei loro genitori: un trattamento non riservato nemmeno (e molto giustamente, ci mancherebbe) ai figli dei carcerati!
Questi sono i frutti avvelenati della folle ideologia animalista.
Si è così finalmente arrivati a definire le basi scientifiche del furore anti-circhi.
Lo si farà esaminando due audizioni che si sono avute al Senato della Repubblica: la prima il 15 marzo 2017, attraverso uno workshop commissionato da Lega Anti-Vivisezione (L.A.V.) ed Animal Defenders International (A.D.I.), attraverso il quale era stato consegnato ai nostri parlamentari l’anzidetto documento dell’Eurogroup for Animals (sottoscritto da F.V.E. e F.N.O.I.). Dall’analisi del documento stesso, è stato tuttavia accertato che sono riportate rewiews scientifiche che precedentemente si erano già rivelate completamente inattendibili, perché fasulle (i tanto sbandierati reports denominati sulla base degli estensori: “A.D.I.” (2006),“Bradshaw”(2007), ed “Harris”(con l’ultimo dei suoi rapporti, del 2016). Non ultimo per importanza, sempre utilizzato dagli animalisti a supporto delle loro accuse, il “Wild Animals in Circuses Act “ (2013).
Quello della dott.ssa Bradshaw tra l’altro, era imperniato sulle testimonianze di un ex stalliere del Ringling Bros and Barnum & Bailey Circus, tale Tom Rider che negli USA era già stato condannato sia in giudizio che in Corte d’Appello per falsa testimonianza
25
Rider si era infatti inventato una storia riguardante il maltrattamento degli elefanti nel più grande circo mondiale, ma la Corte una volta stabilito che per questa testimonianza mendace si era intascato almeno 190.000 dollari, aveva condannato lui e l’associazione animalista americana A.S.P.C.A. (nel 2009!), ad un risarcimento di circa 16 milioni di dollari al Circo Ringling! Risarcimento che a prima vista può sembrare molto elevato, ma che in realtà non è in grado di colmare gli enormi danni di immagine ed economici (compresi quelli processuali), che dieci anni di campagne d’odio da parte dell’ass. americana, hanno arrecato al grande complesso circense, che ha evidentemente dei costi di funzionamento proporzionati alle sue enormi dimensioni.
La review inattendibile del prof. Stephen Harris dell’Università di Bristol, quindi la citazione di Rider a supporto delle tesi animaliste (nel 2017, dopo ben otto anni dall’accertamento dei fatti!) contenute nel rapporto della Bradshaw (reports puntualmente citati a supporto delle tesi animaliste, a dimostrazione della loro infondatezza), sono state invece oggetto di una seconda audizione al Senato il 9 marzo 2018 (si faccia attenzione alle date), ad opera dell’Ente Nazionale Circhi e grazie all’interessamento, va ricordato (perché controcorrente in un Parlamento di indifferenti e/o accondiscendenti la narrazione animalista), del sen. Carlo Giovanardi (se ne consiglia caldamente la visione degli interventi - i riferimenti riportati in bibliografia
26). 
Tra i relatori, oltre all’addestratrice di grandi felini ed artista circense Valeria Valeriu gli scienziati prof.ssa Raffaella Cocco della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari, che ha condotto uno studio direttamente sugli animali della famiglia Valeriu presso il circo Martin, quindi gli etologi prof. Theodore (Ted) Friend (Animal Care Division dell’USDA-Texas A&M University) e Marthe Kiley Worthington (Direttrice dell’Eco Research & Education Centre, Francia), che avevano condotto anch’essi studi sul benessere animale ma presso altri Circhi, rispettivamente in U.S.A ed Inghilterra.
Molto importante è risultato pure l’apporto del dr. Franco di Cesare dell’European board certified in psicologia clinica e psicoterapia, esperto nella progettazione di studi clinici e nella supervisione medica di studi clinici globali e complessi. Egli spiega che non ci sono evidenze scientifiche per affermare che i bambini siano traumatizzati dalla vista degli animali nei circhi, come invece sostiene una psicologa animalista e vegana socia della L.A.V., Anna Maria Manzoni, su un suo blog, parere presentato come "documento scientifico" per vietare i circhi con gli animali. Non vi è bisogno di essere psicologi per concludere che si è disposti a tutto, anche a coprirsi di ridicolo, pur di sostenere il credo animalista.
(Commissionato uno studio etologico alla prof.ssa Marthe Kiley Worthington da parte dalla influente Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals britannica alla fine degli anni ‘80, con lo scopo dichiarato di arrivare a dimostrare le disumane condizioni in cui vivono gli animali nei circhi, la scienziata pubblicò i risultati delle sue ricerche nel libro che si mostra in copertina (1990). Risultati che smentivano invero e clamorosamente i preconcetti e le tesi animaliste. Da quel momento Worthington divenne oggetto di feroci attacchi, proprio da parte di coloro che fino a prima della pubblicazione l’avevano pubblicamente osannata. Stessa sorte toccò anche al collega prof. Ted Friend).

Friend e Worthington hanno spiegato agli intervenuti di avere scoperta la manipolazione dei loro studi, in particolare all’interno dei diversi reports pubblicati del prof. Harris in quanto, incredibilmente si erano trovati citati, ma col “particolare” del completo stravolgimento dei risultati dei loro studi! Come si apprende chiaramente dal filmato dell’audizione del prof. Friend, il lavoro di Harris (ed Heather Pickett, sua collaboratrice), non era inoltre peer rewiew come invece lo si era voluto spacciare; nella migliore delle ipotesi si basava sul metodo del cherry picking.
Aggiungeva quindi il prof. Friend nel corso dell’audizione, che proprio sulla scorta di queste argomentazioni e scoperte, il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali del Regno Unito aveva riunito un’apposita commissione per studiare nuovamente, ancor più attentamente la materia del benessere degli animali nei circhi: ne era scaturito il Radford Report (2007), dove emergeva chiaramente che non esistevano basi scientifiche per proibire gli animali dai circhi: “ignorare completamente il Radford Report e concludere che “la letteratura scientifica …è favorevole al divieto degli animali nei circhi” è semplicemente antiscientifico”, sono parole dello stesso prof. Friend a commento di queste vicende.
Per questi precisi motivi, tali autorità internazionali nel campo dell’etologia animale, hanno accettato l’invito dell’E.N.C. a relazionare nella sala Nassirya del Senato.
Il veterinario Giulia Corsini su Next quotidiano, ha pubblicato integralmente la lettera che il prof. Friend ha inviato ai parlamentari italiani (un raro esempio di accurata inchiesta giornalistica quello della Corsini, a differenza di altre testate), spiegando in maniera dettagliata perché le tesi animaliste anti-circhi equestri, non devono essere prese sul serio.
Questa lettera di alto contenuto scientifico
27, che si riporta espressamente nei riferimenti in calce, dovrebbe essere considerata primariamente come autorevole riferimento (essendo tra l’altro ricca di rimandi e citazioni bibliografiche), per tutti i politici ed amministratori locali che si trovano, incalzati o distratti dal fragore animalista nei rispettivi consigli, a volere ragionare con criterio sull’argomento. In bibliografia, sono riportati anche i riferimenti alla lettera della prof.ssa Kiley Worthington parimenti inviata ai nostri supremi Rappresentanti. 
Sono caldamente consigliate anche l’attenta lettura delle due lettere-risposte (stampabili) di Mirella Valeriu (circense, titolare del complesso “La Favola siamo Noi”), a due rappresentanti animalisti (così come la risposta di Antonio Buccioni Presidente dell’E.N.C . a colei che si definisce ”etologa” animalista)28
Lettere nelle quali viene fornita una dettagliata risposta alle accuse formulate nei riguardi del Circo: si giudichino le accuse, come sono costruite (anche alla luce dei dati riportati in questa sede), quindi come vengono smontate, punto per punto, le tesi animaliste.
In una di queste due lettere infatti, una sedicente etologa tale Chiara Grasso rimandava a diversi lavori di ricerca, a cui seguivano i nomi di tutti i CRASE al mondo (istituzioni care agli animal-ambientalisti). Malcelando un evidente interesse lavorativo (quello di trovare impiego presso uno di questi Centri), portava come esempio dello stress sui dromedari di un circo, il fatto che in un filmato si trovavano senza dentatura nella parte davanti e superiore della bocca. Non sapeva nemmeno che tutti i dromedari sono naturalmente privi di dentatura in quella posizione!
Ed invece ci sono dirigenti scolastici come è avvenuto in quel di Burolo (To) nel marzo 2018, che a quelle sciocchezze hanno creduto davvero: sono stati addirittura rifiutati i biglietti omaggio al Circo per gli alunni delle elementari, nel locale istituto comprensivo scolastico.
Si aggiunga infine che gli animalisti continuano nonostante tutto ciò, a citare (incredibilmente!) studi etologici che riguardano topi da laboratorio e comunque, mai effettuati presso alcun Circo!
Anzi, si dovrebbe iniziare a salvaguardare i circhi anche per la loro funzione di tutela della biodiversità animale: diverse specie esotiche sono ben accudite al Circo, mentre se lasciate allo stato selvatico sono in diversi casi e per le più svariate cause, minacciate di estinzione.
Alla luce dei fatti riportati, appaiono quindi come atti molto gravi tutte quelle delibere municipali volte ad aggirare la L. 337 del 1968. Ci si chiede a questo punto, quale credibilità pretendano di avere degli amministratori che aggirano le leggi dello Stato! Che insegnamento possano dare ai loro concittadini, coloro i quali sono i primi a non rispettarne le leggi?
Così come non ha senso proibire tramite delibere ad hoc, l’esibizione di animali esotici nei circhi in inverno (ma quanti dei loro concittadini saranno al corrente di questo “colpo di mano”?), perché gli animali secondo qualche “esperto” (non è dato però sapere chi), avrebbero freddo (sic!), come succede ad es. - per citare un caso tra i tanti nel Paese-, nel comune di Parma).
Non vi sono basi scientifiche a supporto di quest’ultima suggestione animalista; piuttosto guardassero gli stessi amministratori ai clochard delle loro rispettive città, che al paragone rischiano ed hanno rischiato ben di più di qualsiasi animale del Circo, che invece non patisce mai freddo e stenti!!
E non si finga di non vedere quello che accade tutti i giorni, in quello che è diventato il più grande cimitero all’aperto del mondo: il Mediterraneo!
L’ipocrisia animalista o meglio ani-malata, che si commuove per il nido caduto dell’uccellino, per volgere subito dopo lo sguardo dall’altra parte di fronte ad un essere umano che implora aiuto, rimanda maggiormente alle visioni paranoiche di Einrich Himmler piuttosto che a quelle nobili dei padri fondatori della comunità europea. Ed interroga le coscienze.
Quanto ai rilievi di F.N.O.V.I. e F.V.E., valgano le articolate risposte del veterinario Ettore Paladino e di diversi altri suoi colleghi veterinari (riportate in calce), che nei circhi ci vanno per davvero (non come certi sedicenti “esperti” di nomina animalista) e pertanto, conoscono molto bene come gli animali si trovano. Sulla base di questi ultimi rilievi, le due Federazioni non ne escono molto bene²⁹.
Quandoque bonus dormitat Homerus, ossia “Ogni tanto si addormenta pure il bravo Omero”, dicevano gli antichi. In questo caso si direbbe che il sonno di F.N.O.V.I. e F.V.E. sia stato molto profondo.
Oltretutto come spiega bene la veterinaria Giulia Corsini “nei riferimenti citati dal position paper della F.V.E., non si trova nessun articolo scientifico: ci sono pareri non scientifici su detenzione, importazione e compagnia di animali esotici, sugli animali selvatici in cattività e non riguardano specificatamente i circhi tranne uno, quello di Bradshaw. Sia sufficiente sapere che come referenze a questo ultimo documento è stata spessissimo utilizzata la testimonianza di un certo Tom Rider”.
Sempre la Corsini: “il Sindacato dei Veterinari Liberi Professionisti (SiVeLP) ha preso le distanze e i veterinari che lavorano nei circhi (veterinari E.N.C.), non hanno neppure avuto diritto di replica” (e questo è molto significativo).
A questo punto, come si fa ancora a credere alle campagne anti-circhi delle associazioni animal-ambientaliste?
(Locandina ed immagini dal film “The Circus”, “Il Circo” (1928), di Charlie Chaplin con Charlot nei panni di un buffo ed “eclettico” artista. Anche colui che è stato universalmente riconosciuto come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, ha dedicato un Suo celebre capolavoro al mondo del Circo. Tanto per intendersi, Chaplin è lo stesso personaggio che avvertì il mondo intero sulla catastrofe che stava per abbattersi, mediante il film “The Great Dictator”, “Il Grande Dittatore” (1940). Secondo l’iconoclastia animalista, anche questo film sul Circo dovrebbe allora essere consigliato esclusivamente ad un pubblico adulto, per evitare possibili “traumi” ai minorenni? Saremmo così arrivati al delirio, alla follia!).

Continua...



Bibliografia consultata:

(per una corretta interpretazione degli avvenimenti e dell’argomento oggetto del presente scritto, si avvisa il lettore di prestare attenzione anche ai rimandi bibliografici, presenti all’interno dei singoli articoli indicati).


Si ringraziano per le foto agli animali ed il confronto sul mondo del Circo, Amanda ed Andreina Togni, Genni Martino. Artiste circensi al Circo Darix Togni.

12Paladino E. Divieti ai circhi con animali nel mondo? Favole… non si imprigiona la verità. Circo.it, 06/09/2017. Su: http://www.circo.it/divieti-ai-circhi-con-animali-nel-mondo-favole-non-si-imprigiona-la-verita/ ; Il Parlamento Lettone respinge una proposta di legge per vietare gli animali esotici nei circhi. Circo.it, 23/03/2017. Su: http://www.circo.it/il-parlamento-lettone-respinge-una-proposta-di-legge-per-vietare-gli-animali-esotici-nei-circhi/ ; La verità sui circhi in Italia. Roma, Senato della Repubblica, 2 maggio 2017. Documento scaricabile su: http://www.leggeanimalicirco.it/wp-content/uploads/2018/04/Allegato-LAV-1-rapporto-Enci.pdf

 

¹³Venezia, nave da crociera sbanda: sfiorato un altro incidente. Il Sole 24 Ore, 07/07/2019. Su:
https://www.ilsole24ore.com/art/venezia-nave-crociera-sbanda-sfiorato-altro-incidente-ACpM5FX 

   
¹⁴Conti P. Alberto Bonisoli. Salone del libro. “Nicola Lagioia deve restare”. 17/05/2019. Su: https://www.corriere.it/19_maggio_16/intervista-ministro-beni-culturali-alberto-bonisoli-d08432ee-77fe-11e9-bbe0-f6f4647a7d08.shtml
 
¹⁵Maune E.D. Antonio Franconi e il suo circo. Trapezio libri, Udine, 1983; Petrini G. Antonio Franconi e la nascita del circo. Trapezio libri, Udine, 1988; Renevey M.J. Il Circo e il suo mondo, op. cit. 


¹⁶Cantarelli A. W il circo e con gli animali! In difesa della nobile arte circense italiana, contro le menzogne e le barbarie animaliste. (Prima parte), marzo 2018. Su: https://agrariansciences.blogspot.com/search?q=circo Cantarelli A. W il circo e con gli animali! In difesa della nobile arte circense italiana, contro le menzogne e le barbarie animaliste. (Seconda Parte), marzo 2018. Su: https://agrariansciences.blogspot.com/2018/03/w-il-circo-e-con-gli-animali_19.html ; Cantarelli A. Il bagnetto dell’elefante che ha scandalizzato gli animalisti. Viva il circo e con gli animali! (Terza parte). Novembre 2018. Su: https://agrariansciences.blogspot.com/2018/11/il-bagnetto-dellelefante-che-ha.html
 

¹⁷Cantarelli A. Natale al circo. Dicembre 2018. Disponibile su: https://agrariansciences.blogspot.com/2018/12/natale-al-circo.html 

¹⁸Studiare il circo all'Università - Alessandro Serena. Su: https://www.youtube.com/watch?v=fYbH-BI-N7M 

¹⁹Circo Darix Togni. Andreina Togni del Circo Darix Togni a Milano 2018/2019: intervista a sorpresa. Filmato realizzato a Milano in occasione delle Festività natalizie 2018/2019 (pubbl. 02/02/2019). Disponibile su: https://www.youtube.com/watch?v=j15C4oBjcqk 

²ºNasce in parlamento la lobby per diritti degli animali. Michela Brambilla (FI) presidente dell'Intergruppo. Ansa (Redazione), 04/07/2018. Su: http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/07/04/nasce-in-parlamento-la-lobby-per-diritti-degli-animali_f253d2f1-e1f1-4903-b8a4-6f8f32fa07f1.html 

²¹Crac Trafileria: Brambilla patteggia. BigHunter.it, 17/07/2019. Su: http://www.bighunter.it/Cani/ArchivioNews/tabid/207/newsid729/26097/Default.aspx ; Fallimento trafilerie Lario, la deputata azzurra Michela Vittoria Brambilla patteggia pena di un anno e quattro mesi. La Repubblica-Milano, 16/07/2018. Su: https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/07/16/news/michela_vittoria_brambilla_fallimento_trafilerie_lario_patteggia_pena-231350446/

²²Drago G. Chi è Antonio Colonna il “sedicente animalista” arrestato per truffa. Next quotidiano, 04/12/2018. https://www.nextquotidiano.it/antonio-colonna-animalista/?fbclid=IwAR0g-Bhu2ALoMgM-aDg_lIEEtv_2Z6sSoRej-4MunQ1pBwPoML3J3fpozsQ;


²³Paladini B. Circo Martin: sequestrati per maltrattamento tutti gli animali. Prima volta in Italia. Disponibile su: https://www.lav.it/news/circo-martin-sequestrati-per-maltrattamento-tutti-gli-animali

 
²⁴Bufera sul tribunale di Tempio, il pm chiede sette anni: “Il giudice è corrotto” . La Nuova Sardegna, Olbia, 10/10/2018. Su: http://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/10/10/news/il-giudice-e-corrotto-il-pm-chiede-sette-anni-1.17341182 ; Corruzione, condannati Vincenzo Cristiano e Manuel Spano. La Nuova Sardegna, Olbia, 15/10/2018. Su: http://www.lanuovasardegna.it/olbia/cronaca/2018/10/15/news/corruzione-condannati-vincenzo-cristiano-e-manuel-spano-1.17355265

 
²⁵Legge Animali circo-L’imbroglio animalista. Animali nel circo? Ecco la verità: Su: http://www.leggeanimalicirco.it/ ; Corsini G. Cosa c’è che non va nella legge sugli animali nei circhi., Next quotidiano, 27/06/2017. https://www.nextquotidiano.it/legge-animali-circhi/ ; Fazio G. Quanto soffrono davvero gli animali nei circhi? Un'inchiesta. Agi.it, 21/12/2018. Su: https://www.agi.it/cronaca/circo_animali_natale_bonisoli_circhi-4763166/news/2018-12-21/ ; Corsini G. CIRCO: “Animalisti e Politici, venite a vedere la verità per il bene degli animali”. Next quotidiano, 02/07/2017. https://www.nextquotidiano.it/circo-animalisti-politici-venite-vedere-la-verita-bene-degli-animali/ ; Quotidiano Nazionale: “Nei circhi gli animali non soffrono, la scienza col Circo”. Circo.it, 12/03/2018. Su: http://www.circo.it/quotidiano-nazionale-nei-circhi-gli-animali-non-soffrono-la-scienza-col-circo/

 
²⁶“In base alla scienza gli animali nei circhi vivono bene”. Audizione al Senato della Repubblica dell’ENC-Agis, sala Caduti di Nassirya, Roma, 09/03/2018. Filmati dei singoli interventi disponibili su:

Valeria Valeriu: https://www.youtube.com/watch?v=_VnB-WOCaHU&feature=youtu.be
Ted Friend: https://www.youtube.com/watch?v=xTjY6Gv__2o
Ted Friend: https://www.youtube.com/watch?v=AoRDevYkvq0
Antonio Buccioni: https://www.youtube.com/watch?v=NXbCtB2isG0
M.K. Worthington: https://www.youtube.com/watch?v=UJhhq2pPUb8
Raffaella Cocco: https://www.youtube.com/watch?v=X-8fOPDxUx0
Franco Di Cesare: https://www.youtube.com/watch?v=r_fyBgLH9ws
Giulia Corsini: https://youtu.be/od5BwErb5C4


²⁷Corsini G. Lo scienziato americano ai politici italiani: la legge sui circhi è basata su studi manipolati. Next quotidiano, 24/07/2017. Su: https://www.nextquotidiano.it/ted-friend-lettera-circhi/ Ai parlamentari italiani era stata inviata anche quest’altra lettera a firma della prof.ssa Kiley Worthington. Testo disponibile su: http://www.circo.it/magistrale-contributo-scientifico-che-disintegra-le-tesi-animaliste-sul-ddl-2287-bis/


²⁸Quotidiano Piemontese (Redazione). La posizione del Circo Martin: la Lav fornisce informazioni false. Lettera di Mirella Valeriu, 11/05/2018. Su: https://www.quotidianopiemontese.it/2018/05/11/la-posizione-del-circo-martin-la-lav-fornisce-informazioni-false/ ; Valeriu M. Gli animali nei circhi italiani rispondono al concetto di benessere e rispetto di natura, sanità e ideologia. TGRegione.it, 09/09/2017. Disponibile su: https://www.tgregione.it/gli-animali-nei-circhi-italiani-rispondono-al-concetto-benessere-rispetto-natura-sanita-ideologia/ ; Buccioni A. Gli animali nei circhi rispondono al concetto di benessere, rispetto, natura e sanità. Circo.it, 09/09/2017. Su: http://www.circo.it/gli-animali-nei-circhi-rispondono-al-concetto-di-benessere-rispetto-natura-e-sanita/


²⁹Paladino E. Circhi e animali: basiamoci sulla scienza e non sui preconcetti. Paladino replica a Fnovi. 05/10/2017. Disponibile su: http://www.circo.it/circhi-e-animali-basiamoci-sulla-scienza-e-non-sui-preconcetti-paladino-replica-a-fnovi/ Buccioni A. Circhi e animali: veterinari ed Enc rispondono alla Fnovi. 17/05/2017. http://www.circo.it/circhi-e-animali-veterinari-ed-enc-rispondono-alla-fnovi/


Sezione dedicata alle ignobili vicende che hanno riguardato il circo Martin della famiglia Martino:



Cimino S. Martin Show: certificato il benessere degli animali. Circus News, 09/02/2013. Su: http://www.circusnews.it/article/555/Martin-Show:-certificato-il-benessere-degli-animali-#.XQVIMk0UkRY

Buccioni A. Circo Martin: ora la mobilitazione generale. Circo.it, 24/10/2014. Su: http://www.circo.it/circo-martin-ora-la-mobilitazione-generale/


Mocellin F., Nichele V. “Campagna persecutoria (e non disinteressata) della Lav nei confronti del circo Martin”. Circo.it, 17/10/2014. Su: http://www.circo.it/campagna-persecutoria-e-non-disinteressata-della-lav-nei-confronti-del-circo-martin/


Mocellin F., Nichele V. Circo Martin: “L’ennesimo attacco preordinato della Lav”. Circo.it, 13/10/2014. Su: http://www.circo.it/circo-martin-lennesimo-attacco-preordinato-della-lav/


Mocellin F. Ecco la verità sul circo Martin. Circo.it, 04/04/2014. Su: http://www.circo.it/ecco-la-verita-sul-circo-martin/


Contributi Fus revocati al circo Martin, il Tar condanna il Mibact. Circo.it, 10/07/2015. Su: http://www.circo.it/contributi-fus-revocati-al-circo-martin-il-tar-condanna-il-mibact/


Mocellin f. L’avv. Mocellin: Animalisti ko, al Tribunale di Cagliari ha vinto l’approccio scientifico. Circo.it, 28/12/2016. Su: http://www.circo.it/lavv-mocellin-animalisti-ko-al-tribunale-di-cagliari-ha-vinto-lapproccio-scientifico/

Il Circo Martin vince la battaglia giudiziaria, ora si apre quella per il risarcimento. Circo.it, 21/12/2016. Su: http://www.circo.it/il-circo-martin-vince-la-battaglia-giudiziaria-ora-si-apre-quella-per-il-risarcimento/

                       

Alessandro Cantarelli
Laureato in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Piacenza, con tesi in patologia vegetale. Dal febbraio 2005 lavora presso il Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Parma (STACP), della Regione Emilia Romagna (ex Servizio Provinciale), dapprima come collaboratore esterno, successivamente come dipendente. E’ stato dipendente presso la Confederazione Italiana Agricoltori di Parma. Ha svolto diverse collaborazioni, in veste di tecnico, per alcuni Enti, Associazioni e nel ruolo di docente per la formazione professionale agricola. Iscritto all’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali ed alla FIDAF parmensi.




3 commenti:

  1. Alessandro Cantarelli21 agosto 2019 alle ore 13:54

    Sul Resto del Carlino-QN di mercoledi 21 agosto 2019, la notizia riportata a pag. 15 a firma di Lucia Caretti fornisce l’ennesima riprova, delle difficoltà quotidiane che incontra il Circo Martin ad esercitare il proprio lavoro (vicende avute luogo soprattutto in terra sarda), che il presente scritto ha cercato per tempo seppur sommariamente di documentare (il Circo Martin si ritrova ad essere uno dei simboli delle quotidiane difficoltà e del clima stressante, a cui è sottoposto da anni il mondo circense nel nostro Paese): “Caccia a Jack, caimano sparito dal circo”.
    Questa notizia, ripresa anche da altri quotidiani nella stessa data, come dice il titolo riporta della vicenda della sparizione del caimano del Circo Martin che si trova attendato nel comune di Orosei.
    Eusanio Martino: ”Era nella sua teca, chiusa in un carro, con un lucchetto che non abbiamo più trovato”. Per questo non crede alla fuga. “Collezionisti, commercio, ci sono molte ipotesi. Non incolpo nessuno e nemmeno gli animalisti. Ma ci sono stati casi simili”. Il titolare del Circo mantiene un profilo di assoluta correttezza nel commentare la vicenda che lo riguarda in prima persona.
    Di segno opposto invece la dichiarazione dell’Enpa: “Furto o fuga, la scomparsa del rettile chiama in causa l’efficacia dei controlli e delle misure di sicurezza da parte della struttura. Non uccidete l’animale, recuperatelo e affidatelo a un santuario”.
    Avete letto bene? Tralasciando di commentare le accezioni sull’efficacia dei controlli, colpisce soprattutto il fatto che la stessa Enpa non dica che il caimano una volta ritrovato (come ci si augura), debba essere restituito ai legittimo proprietari, bensì di affidarlo ad un santuario!
    Del tipo: la roba tua (del Circo), diventa mia!
    Per definire certa gente il vocabolario della lingua italiana utilizza un termine preciso, neanche farlo apposta preso a prestito dal mondo animale: sciacalli.
    Categoria animale peraltro mai utilizzata in nessun ambito circense, quella umana invece al centro di palesi interessi che i primi due scritti ed il terzo in via di pubblicazione, stanno cercando di portare a conoscenza dei lettori.
    Lucrosi interessi che stanno portando alla definitiva scomparsa di una tradizione artistica plurisecolare, non tenendo inoltre minimamente conto dei gusti della maggioranza delle persone che amano il Circo tradizionale equestre.

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    1. Alessandro Cantarelli27 ottobre 2019 alle ore 18:56

      Per completezza di informazione, il forte auspicio al ritrovamento di Jack aveva avuto luogo con lieto fine. Con restituzione ai legittimi proprietari.
      Una volta tanto, è stata pure scritta una gran bella pagina sulla collaborazione intercorsa tra circensi e carabinieri (forestali e non):
      http://www.circusfans.net/news/?view=17399

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  2. Alessandro Cantarelli2 settembre 2019 alle ore 20:20

    A proposito della presente crisi di governo, quindi della sensibilità della nostra classe politica alla cultura ed al made in Italy in generale (il discorso può essere esteso tale e quale anche al dicastero agricolo), nonostante sempre tante belle parole (banali di circostanza) di circostanza, segnalo questo interessante articolo di Massimo Mattioli su Artslife. Per rimanere nell’ambito del presente scritto, poi uno si chiede come si possa arrivare ad umiliare un’Istituzione artistica, culturale e sociale come il Circo, oppure perché l’agricoltura in Italia non è considerata come dovrebbe…
    Intendiamoci, non è da adesso che va così…
    https://www.artslife.com/2019/08/29/vergogna-italia-beni-culturali-totoministri-conte-bis/



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