mercoledì 14 giugno 2023

LA VIGNA DI GALILEO - L' EVOLUZIONE DELLA AGRONOMIA SCIENTIFICA E IL CONTRIBUTO DI BRESCIA

 di LUIGI MARIANI


Venerdì 30 Giugno 2023 ore 15:00

Università degli Studi di Brescia - Aula Magna di Economia,

 via San Faustino 74B (Brescia)




 
 
 
 

Il titolo prende spunto dall’icastico brano con cui Vincenzo Viviani, primo biografo di Galileo, sottolinea che al Maestro “pareva che la città in certo modo fosse la prigione delli ingegni speculativi, e che la libertà della campagna fosse il libro della natura, sempre aperto a chi con gl'occhi dell'intelletto gustava di leggerlo e di studiarlo; dicendo che i caratteri con che era scritto erano le proposizioni, figure e conclusioni geometriche, per il cui solo mezzo potevasi penetrare alcuno delli infiniti misterii dell'istessa natura”. 

Tale frase porta con sé una serie di domande circa i tempi e i modi con cui il metodo scientifico si è fatto strada nei 10 millenni che ci separano dalla rivoluzione neolitica, sui ritardi accumulatisi dopo la morte di Galileo e sui precursori di Galileo stesso nell’approccio scientifico all’agricoltura. Fra questi ultimi spicca Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.), il quale nel suo De re rustica (18 -7,8) scriveva che “la natura ci ha dato due strade per giungere alla conoscenza delle cose agrarie e cioè l'esperienza e l'imitazione. Gli antichi agricoltori appresero la gran parte delle cose tramite l'esperienza mentre i loro discendenti appresero soprattutto tramite l'imitazione. Noi dovremmo oggi fare ambedue le cose, e cioè da un lato imitare gli altri e dall'altro saggiare le cose tramite esperimenti svolti non tanto seguendo il caso quanto adottando un metodo razionale”. Un brano questo che è di grande importanza sul piano agronomico sia per la sua modernità sia perché sarà scelto come motto da Nazareno Strampelli (1866-1942), grande genetista e padre delle varietà di frumento a taglia bassa, che tanto di buono hanno fatto per la sicurezza alimentare mondiale.

Nel convegno si svilupperà un percorso che partendo dalla rivoluzione neolitica giungerà all’attualità spingendosi anche a delineare il ruolo del metodo scientifico nel disegnare le prospettive future dell’attività agricola, tanto essenziale per il genere umano.

I relatori, senza trascurare il contesto più generale dell’agronomia europea e mondiale, porranno in risalto il contributo dell’agronomia bresciana all’affermazione del metodo scientifico in agricoltura, soffermandosi ad esempio sulle figure dei grandi agronomi bresciani del XVI secolo Agostino Gallo (1499-1570) e Camillo Tarello (Lonato c. 1513 – 1573) e sulla figura di Benedetto Castelli (Brescia 1578-Roma 1643), discepolo di Galileo Galilei e inventore del pluviometro e dell’evaporimetro, strumenti essenziali per un approccio quantitativo al ciclo dell’acqua e che trovano ancor oggi vasto impiego in agricoltura. Sarà posto altresì in risalto il ruolo delle scuole agrarie bresciane nella diffusione delle scienze agrarie in provincia di Brescia e non solo.

Si segnala infine che il convegno rientra fra le attività culturali di "Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura 2023" e che gode del patrocinio di AISSA (Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie), UNASA (Unione Nazionale delle Accademie italiane per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla tutela ambientale) e SIA (Società italiana di Agronomia).
 
 

 

Moderatore: Prof. Gianni Gilioli


Ore 15:00 

Saluti istituzionali 

Prof. Francesco Castelli – Rettore dell’Università degli Studi di Brescia

Ore 15:15 

Introduzione ai temi Prof. Gianni Gilioli – Agrofood Research Hub, Università degli Studi di Brescia 

Ore 15:30

Profilo storico: agricoltura tra esperienza e scienza agronomica                  Prof. Luigi Mariani - Agrofood Research Hub, Università degli Studi di Brescia

Ore 15:50 

L’agronomia bresciana dal medioevo ai grandi agronomi cinquecenteschi Prof. Gabriele Archetti – Università Cattolica del Sacro Cuore 

Ore 16:10 

Il contributo delle scuole agrarie bresciane nella formazione tecnico-scientifica in agricoltura Prof. Osvaldo Failla – Università degli Studi di Milano 

Ore 16:30 

L’affermarsi della agronomia scientifica nel XX secolo Dott. Flavio Barozzi – Società agraria di Lombardia 

Ore 16:50 

Il futuro dell’agronomia scientifica: una prospettiva globale Dott. Andrea Sonnino - Federazione Italiana dei Dottori in Scienze Agrarie e Forestali 


Ore 17:10 Discussione e conclusioni 

Al termine del convegno, sarà offerto un aperitivo nel Chiostro 


L’INCONTRO PARTECIPA AL PIANO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI CON L'ATTRIBUZIONE DI 0,312 CFP, CON RIFERIMENTO AL REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE CONTINUA CONAF

1 commento:

  1. Io sono uno che ricevuto questo contributo (Il contributo delle scuole agrarie bresciane nella formazione tecnico-scientifica in agricoltura Prof. Osvaldo Failla – Università degli Studi di Milano) . Non sta a me giudicare in che grado ho fatto fruttificare questo contributo, una cosa però è certa: la carica di entusiasmo ricevuta mi è durata tutta la vita professionale e non è ancora finita. Gli insegnamenti di Padre Bonsignori, che aveva abbracciato le teorie neofisiocratiche del Solari, sono ancora attuali, cioè l'esortazione a far fruttare il più possibile la terra quale unico mezzo verso la via del progresso. La terra del basso bresciano alla fine dell'800 produceva pellagra e sottonutrizione e soprattutto emigrazione, dopo dopo 150 anni di intensificazione colturale condotta scientificamente QUESTE TERRE NON SONO DIVENTATE STERILI checché ne dicano i fautori della decrescita!!!!

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