giovedì 23 gennaio 2025
DI MADRE IN FIGLIO - UNA CUCINA TOSCANA DEL MONDO CONTADINO
di VITTORIO CINTOLESI
Il testo sulla cucina di mia madre è in realtà un omaggio al mondo contadino tradizionale nel suo complesso e in particolare a quello della campagna fiorentina, con mia madre che costituisce un solido ponte di collegamento con questo mondo, ormai scomparso, tanto che le parole e i racconti scaturiti possono provenire direttamente da una voce contadina.
martedì 21 gennaio 2025
GRANDI GELATE E GRANDI NEVICATE – IL TERRIBILE GENNAIO 1985
di LUIGI MARIANI
Nel gennaio 1985, giusto quarant’anni fa, l’Italia veniva colpita da una storica ondata di freddo accompagnata o seguita da nevicate abbondanti, a tratti eccezionali. Il fenomeno ha interessato gran parte del Paese, determinando effetti pesantissimi sull’agricoltura (si pensi alla mortalità registrata su olivo, vite e orticole o agli estesi danni alla viabilità e ai fabbricati rurali) e su tutti i settori socio-economici del Paese (sanità, energia, industria, trasporti, edilizia, ecc.).
giovedì 2 gennaio 2025
L'ALPE DI SIUSI E LA PRATICA DELL'ALPEGGIO IN ALTA QUOTA
di ANNA SANDRUCCI
Foto Anna Sandrucci. Articolo uscito in origine sul sito: www.spigolatureagronomiche.it
Riassunto
L'Alpe di Siusi, nelle Dolomiti italiane, è il più grande alpeggio d'alta quota d'Europa. Con i suoi vasti pascoli quasi pianeggianti che si estendono per circa 56 km², quest’area ha una storia che affonda le sue radici nel Mesolitico, circa 10.500 anni fa, quando gruppi di cacciatori-raccoglitori la utilizzavano come punto di sosta. A partire dall’Età del Bronzo (circa 4000-3000 anni fa), l'intervento umano ha iniziato a trasformare profondamente il paesaggio di tutto l’arco alpino: lo sfruttamento dei pascoli di alta quota ebbe un forte impatto, con estesi disboscamenti per creare nuove aree per il bestiame. La pratica della transumanza estiva, con lo spostamento del bestiame dalle valli agli alpeggi d'alta quota, ha modellato questi scenari per secoli, dando vita ad un mosaico di paesaggi e agroecosistemi di grande valore naturalistico, economico e culturale. Questi ambienti non solo forniscono risorse essenziali per l'allevamento, ma producono anche alimenti di alta qualità, come latte e formaggi, e contribuiscono alla ricchezza del paesaggio montano e alla conservazione della biodiversità e delle tradizioni culturali locali. Negli ultimi decenni, tuttavia, il progressivo spopolamento delle regioni montane e il cambiamento delle pratiche agricole hanno portato all'abbandono di molti alpeggi. Questo processo ha innescato il degrado dei pascoli e l’avanzamento del bosco, con conseguente perdita di biodiversità e produttività. Al contempo, nelle aree più accessibili si è assistito al fenomeno opposto, il sovrapascolamento, con effetti negativi sul suolo e sulla biodiversità. In molte aree, la transumanza è stata sostituita da sistemi produttivi stanziali nei fondovalle, generando squilibri nei nutrienti e rischi di inquinamento ambientale.
martedì 24 dicembre 2024
GLI AUGURI 2024 DI AGRARIAN SCIENCES AI PROPRI LETTORI
Dalla redazione di Agrarian Sciences
L’anno che sta per concludersi non sarà ricordato certamente tra i migliori di questi ultimi lustri.
Due guerre che ci riguardano geograficamente da vicino, che hanno provocato distruzioni quotidiane e tante vittime innocenti, l’una in Europa l’altra nel Vicino Oriente, rispettivamente in Ucraina e in Israele-Palestina, per passare alla martoriata Siria…, senza tralasciare, purtroppo, i numerosi conflitti armati sparsi per il mondo.
martedì 17 dicembre 2024
LA PRESENTAZIONE DELLA RIVISTA "SPIGOLATURE AGRONOMICHE" PRESSO LA FACOLTÀ DI AGRARIA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
di ALESSANDRO CANTARELLI
Il Presidente della Società Agraria di Lombardia dott. Flavio Barozzi e il prof. Osvaldo Failla, durante la presentazione della Rivista. |
Sotto lo sguardo vigile dell’eroe delle cinque giornate di Milano e del Risorgimento Gaetano Cantoni, la cui scultura primeggia al centro di quello stesso Ateneo di Scienze Agrarie che Egli aveva fortemente voluto, a simboleggiare che l’agricoltura nella e dalla scienza deve trovare i propri fondamenti, all’interno della prestigiosa cornice rappresentata dalla collezione “Garnier Valletti” del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, giovedi 12 dicembre grazie all’organizzazione della Società Agraria di Lombardia (S.A.d.L.) e del Museo di Storia dell’Agricoltura (MU.L.S.A.) di S. Angelo Lodigiano, si è svolta la presentazione del primo numero della rivista alla presenza del direttore Ermanno Comegna dei singoli autori.
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