venerdì 1 novembre 2024

RAZIONALIZZAZIONE DEI SISTEMI COLTURALI E ZOOTECNICI PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE






Il Convegno è stato organizzato per mostrare come sia possibile attuare per le produzioni vegetali e animali quanto dichiarato dagli scienziati per il settore zootecnico nel 2022 a Dublino. “I sistemi (colturali) e zootecnici devono progredire sulla base dei più elevati standard scientifici. Sono troppo preziosi per la società per diventare vittime di semplificazioni, riduzionismo o fanatismo. Questi sistemi devono essere integrati nella società ed avere da questa un’ampia approvazione. Per questo gli scienziati sono invitati a fornire prove affidabili: nutrizionali e per la salute dei prodotti vegetali e animali, della sostenibilità ambientale, dei valori socio-culturali ed economici nonché delle soluzioni per i numerosi miglioramenti necessari. Questa dichiarazione mira a dar voce ai numerosi scienziati di tutto il mondo che fanno ricerca diligentemente, onestamente e con successo in varie discipline al fine di raggiungere una visione equilibrata del futuro dell’agricoltura“.

mercoledì 23 ottobre 2024

FRUMENTO: EVOLUZIONE DELLA CREAZIONE VARIETALE DEI FRUMENTI IN ITALIA

di ALBERTO GUIDORZI


Foto 1- ( da Roberto Franchini per Agrarian Sciences ) 
Vasto appezzamento di grano tenero varietà Bologna coltivato nella piana del Bisenzio. Si noti la densità e l' uniformità della coltura.


Giusto premettere che ciò che coltiviamo oggi (frumento duro e frumento tenero) inizialmente non esistevano come tali ma esistevano forme con genomi diversi che man mano incrociandosi tra di loro e con specie selvatiche affini hanno dato origine ai frumenti che coltiviamo oggi. Per molto tempo furono coltivati i farri, nei quali sono ascrivibili tre specie: il farro piccolo, il farro medio ed il farro grande o spelta che avevano come caratteristica di avere semi vestiti, cioè la cariosside era intimamente avvolta dai tegumenti fiorali, e all’inizio i semi cadevano spontaneamente sul terreno (disseminazione naturale). 

domenica 13 ottobre 2024

OVINICOLTURA: SEMPLICI NOTE DI CONDUZIONE

di FRANCESCO MARINO


Ovini al pascolo.


In Italia vengono allevati circa 7 milioni di capi ovini, più della  metà è allevata in Sardegna, soltanto la  razza Sarda rappresenta il 58% della popolazione ovina italiana. L’indirizzo produttivo maggiormente diffuso nel 2023 è stato quello della carne. Anche se i numeri sono interessanti, la nostra Nazione è deficitaria sui prodotti dell’ovinicoltura. Grandi quantitativi di carne (circa il 40%) e in misura minore di latte, vengono importati da Paese terzi, dove sicuramente la qualità non raggiunge l’eccellenza italiana. L’attuale situazione zootecnica potrebbe invogliare molti giovani imprenditori agricoli italiani ad intraprendere questa attività, sapendo che nel mercato agroalimentare italiano ci potrebbero essere ampi spazi di manovra e forse discreti margini di guadagni, avendo a disposizione molte razze ovine autoctone eccellenti da rivalutare. Razze come : Appenninica, Bergamasca,  Gentile di Puglia, Comisana, Laticauda, Sopravissana e Sarda, ne sono alcuni esempi.

venerdì 4 ottobre 2024

ALCUNE RIFLESSIONI SULL'ALLUVIONE DEL LAMONE DEL 17-19 SETTEMBRE 2024


di GIANLUCA ALIMONTI, GABRIELE FONTANA, LUIGI MARIANI e SIMONE PARISI







1. Inquadramento meteo-climatico


Fra il 17 e il 19 settembre il bacino del fiume Lamone (figura 1) è stato colpito da una alluvione per la terza volta in due anni, dopo i due eventi del 2023 (1-2 maggio e 16-17 maggio). L’analisi dei dati orari delle stazioni pluviometriche di Arpa Emilia Romagna evidenzia che:

martedì 1 ottobre 2024

STORIA DEL MIGLIORAMENTO GENETICO DEL FRUMENTO - Parte Prima


di ROBERTO FRANCHINI
 
 

Foto: Roberto Franchini



Presentazione generale e introduzione alla prima parte


Il presente lavoro non ha nessuna pretesa di completezza. Per gli approfondimenti si rimanda necessariamente alle vaste opere sull’argomento. Il motivo della stesura di questa pubblicazione è da ricercare nella volontà di tentare un approccio sul miglioramento genetico del frumento in chiave storica, raccogliendo informazioni da autorevoli opere sull’argomento. Non mancheranno però arricchimenti, frutto delle esperienze personali. Il presente lavoro si articola in una parte iniziale di natura introduttiva e da argomenti relativi alla diversità, con cenni di tassonomia e botanica1.

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