sabato 25 giugno 2022

RINNOVATE LE CARICHE ALLA SOCIETA’ AGRARIA DI LOMBARDIA

 



La procedura di rinnovo delle cariche della Società Agraria di Lombardia - storica istituzione culturale ed accademica operante dal 1861 nell’ambito delle scienze agrarie applicate - si è completata il 22 giugno con l’elezione del Presidente, dei Vicepresidenti e del Tesoriere. Alla Presidenza è stato riconfermato per acclamazione il dott. Flavio Barozzi, in carica dal dicembre 2016, quando subentrò al dott. Ettore Cantù, attuale Presidente Onorario. Pure all’unanimità sono stati eletti come Vicepresidenti il prof. Luigi Mariani ed il prof. Osvaldo Failla, mentre il prof. Tommaso Maggiore, Vicepresidente uscente e decano tra i Soci, è stato investito del ruolo di Tesoriere. Il Consiglio Direttivo, che resterà in carica fino al 2025, è completato da Marcellina Bertolinelli, Giuseppe Bertoni, Antonio Biancardi, Leonardo Bolis, Dario Casati, Maria Cecilia Cervi Ciboldi, Leopoldo Cicogna Mozzoni, Ugo Dozzio Cagnoni, Pietro Piccarolo, Benedetta Rospigliosi ed Anna Sandrucci.
Il Presidente Barozzi e tutto il Consiglio Direttivo hanno ribadito l’impegno della Società Agraria di Lombardia per coniugare le storiche tradizioni e lo studio degli insegnamenti del passato con la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, uniche strade per affrontare le complesse ed inedite sfide del presente e di un futuro denso di incognite. Le drammatiche vicende degli ultimi mesi, con la concomitanza dell’emergenza sanitaria, degli eventi bellici ed ora con la precarietà dell’equilibrio idrico -con i conseguenti rischi per la sicurezza alimentare ed energetica- aggravano ulteriormente un quadro generale comunque caratterizzato dalla necessità di soddisfare l’esigenza di produrre alimenti e beni rinnovabili per una popolazione in crescita pur disponendo di risorse non rinnovabili e limitate quali suolo, acqua ed aria. In questa ottica l’obiettivo dell’ “…incremento dell’agricoltura e delle Scienze ad essa attinenti” (come recita lo Statuto originario della Società Agraria del 1863) si conferma di straordinaria ed imprescindibile attualità. Esso potrà essere raggiunto solo con il concorde impegno di tutti per realizzare una “intensificazione sostenibile” delle attività agricole e zootecniche che si confermano, oggi più che mai, settore primario non solo per l’economia ma per l’intera collettività.

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