martedì 6 ottobre 2015

Il contributo della Società Agraria di Lombardia al tema dell' Expo

di Luigi Mariani
 

http://www.agrarialombardia.it/La Società Agraria di Lombardia ha redatto e diffuso con un apposito comunicato stampa un proprio contributo al tema dell'Expo che si può considerare come una versione alternativa rispetto alla carta di Milano, una versione di gran lunga più coerente e razionale della carta originaria, documento del tutto privo di quella visione sistemica che è necessaria per muoversi con speranza di successo in un settore tanto complesso come quello agricolo alimentare (580 milioni di aziende dalle caratteristiche più disparate e che operano su 1,4 miliardi di ettari di arativi e su 3,4 miliardi di ettari di pascolo).


Il documento della Società Agraria di Lombardia costituisce anche la dimostrazione che la carta di Milano avrebbe potuto essere assai migliore di quanto non sia stata se solo fosse stata partorita da un ambiente meno rumoroso e meno prono a quel coacervo di interessi più o meno particolaristici che fu riunito per redigerla. In proposito si veda l'articolo di commento "TUTTE LE IDEE DI EXPO" apparso su questo sito. Sottolineo anche che un articolo vuotamente elogiativo della versione originale della carta di Milano è uscito assai di recente sul Corriere della Sera a firma dei nostri ministri degli Esteri e dell'Agricoltura (qui) e si conclude con la frase "Chi firma la Carta di Milano, ad oggi 1 milione di persone tra cui tanti capi di Stato e di governo, si rende protagonista diretto del cambiamento, attribuendo centralità alla sfida del diritto al cibo e della produzione agricola e alimentare per costruire una società sempre più giusta, equa e sostenibile".
Per concludere intendo ringraziare il Presidente della Società Agraria di Lombardia dottor Ettore Cantù ed il Consigliere professor Dario Casati per l'impegno profuso nella redazione del “contributo”, il cui senso a mio avviso risiede soprattutto nel fatto che agli atti di un'istituzione così prestigiosa resterà questo lavoro, una sorta di messaggio nella bottiglia che mi auguro parli ai ricercatori del futuro di una riflessione indipendente svolta da importanti studiosi del settore agronomico sul tema "Nutrire il pianeta".

 
 COMUNICATO 
 
Contributo al tema dell’EXPO
 

Il Consiglio Direttivo della Società Agraria di Lombardia, congiuntamente ad un gruppo di tecnici, agronomi ed economisti lombardi, ha esaminato i contenuti della Carta di Milano sotto il profilo dell’approccio scientifico e tecnologico dei problemi dello sviluppo del settore agricolo tipici del tema dell’EXPO “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.  Esprime la convinzione che occorra offrire soluzioni concrete e condivise all’idea di proporre l’alimentazione e la nutrizione quali elementi fondanti la risposta cruciale alla grande sfida del diritto al cibo per tutti, in previsione dell’aumento a nove miliardi di presenze umane sul pianeta tra vent’anni. La Società Agraria di Lombardia vuole offrire un contributo per indicare le nuove soluzioni per affrontare il problema alimentare nella logica dello sviluppo agricolo ed economico: propone di offrire indirizzi, fare delle scelte, indicare strumenti per introdurre nei paesi poveri un’agricoltura moderna, frutto di assistenza e consulenza  tecnica che porti gradualmente ai risultati necessari per sconfiggere la sottonutrizione, uscire dalla povertà e iniziare un percorso di benessere sociale. Allo stesso tempo conferma l’insostituibile contributo produttivo e di cooperazione scientifica e tecnica alla soluzione del problema alimentare mondiale assicurato dall’agricoltura dei paesi sviluppati. Il documento “Contributo al tema dell’EXPO Milano 2015” è stato inviato ufficialmente alla Commissione per il riordino dei contributi allegati alla Carta di Milano. 
La Società Agraria di Lombardia, fondata nel 1862 da un gruppo di imprenditori, tecnici e studiosi dell’agricoltura, delle scienze e dell’economia, in oltre 150 anni di attività al servizio dell’agricoltura e della società, ha fornito un rilevante contributo allo sviluppo tecnico, produttivo ed economico del settore agricolo ed alimentare lombardo e nazionale secondo quanto indicato dall’art. 1 del suo Statuto che recita “…promuovere l’incremento dell’agricoltura e delle attività economiche ad essa attinenti…”. 
Settembre 2015 
 
Contributo al tema dell’EXPO Milano 2015 
 
“Salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti è la grande sfida per lo sviluppo del 21° secolo. Comprendere i legami fra sostenibilità ambientale ed equità è essenziale se vogliamo espandere le libertà umane per le generazioni attuali e future”. (Human Development Report 2011) 
“Sottoscriviamo appieno gli obbiettivi dell’Ecologia scientifica per un universo le cui risorse siano governate attentamente, monitorate e preservate. La scienza, la tecnologia e l’industria, se governate adeguatamente, rappresentano strumenti indispensabili per un futuro progettato dall’umanità per sé e da sé che possa far superare i grandi problemi della sovrappopolazione, della fame e delle malattie.” (Appello di Heidelberg 1992)  
Noi soci della Società Agraria di Lombardia, agricoltori, agronomi ed economisti agrari   convinti che 
  • tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e in diritti, 
  • che ogni individuo ha diritto alla libertà, alla vita ed alla sicurezza della propria persona e di conseguenza ha diritto a condizioni di vita idonee a garantire la salute e il benessere suoi e della sua famiglia,  
  • che l’alimentazione è parte essenziale di questo diritto, insieme al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche ed ai servizi sociali, 
  • il tema dell’Esposizione Universale di Milano 2015  “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” rappresenta un obbiettivo irrinunciabile che richiede un percorso d’azione realistico, basato   sull’apporto scientifico, sull’agricoltura moderna, sulla sostenibilità ambientale e sulla concretezza economica poste alla base di soluzioni concrete e condivise, 
  • sia necessario dare un nuovo slancio agli sforzi compiuti da individui e comunità per garantire la produzione, la  disponibilità e l’accesso agli alimenti nella quantità e secondo le caratteristiche richieste dagli individui; 
  • sia necessario uno sforzo consapevole che si tratta di una sfida fondamentale per il futuro dell’umanità per combattere  la denutrizione e la malnutrizione mettendo in atto tutte le strategie necessarie e promuovendo un uso efficiente  e sostenibile delle risorse produttive e dei prodotti ottenuti,  
  • trovare la soluzione al problema alimentare del mondo è possibile. Gli effetti della combinazione fra una popolazione in costante aumento e consumi procapite in crescita possono essere combattuti e vinti, 
  • le sfide da affrontare per ridurre la povertà rurale e nutrire al tempo stesso una popolazione mondiale in aumento in un contesto di risorse ambientali sempre più scarse e di cambiamenti climatici sono colossali, ma non impossibili, 
  • nel 2050 la popolazione mondiale crescerà di altri 2 miliardi di persone rispetto ad oggi. Secondo le valutazioni della Fao, occorre aumentare la produzione di alimenti del 70%. Il mondo ha il dovere di garantire che le condizioni dell’alimentazione continuino a migliorare,  
  • nutrire il pianeta significa costruire  con esso un nuovo rapporto: cogliere la relazione profonda che ha con l’uomo, relazione che può moltiplicare il valore delle risorse naturali, terra, acqua, energia, e i benefici che derivano dal progresso in agricoltura. 
Affermiamo che 
  • Le risorse naturali, come la terra coltivabile, le acque marine e interne, le aree forestate sono limitate e richiedono un utilizzo consapevole da parte dell’umanità. 
  • L’agricoltura è il motore dello sviluppo economico, in particolare dove il suo peso è rilevante nelle società. 
  • La sostenibilità e l’incremento della produzione e della produttività agricole insieme all’incremento della possibilità di accesso agli alimenti sono il criterio guida per la soluzione del problema alimentare. 
  • Sono necessarie misure incisive per intervenire sui numerosi fattori extra agricoli, sociali, politici, di conflitti etnici, che deprimono le economie rurali le cui potenzialità vanno concretizzate  per rilanciare l’agricoltura in particolare trattenendo i giovani perché abbiano modo di realizzare le proprie aspirazioni. 
  • Tale gestione prevede necessariamente un approccio complessivo al loro utilizzo in funzione dell’obiettivo fondamentale del rispetto del diritto all’alimentazione umana senza trascurare il contributo dell’agricoltura alle funzioni di gestione del paesaggio, di protezione e valorizzazione dell’ambiente, di tutela della biodiversità. 
Crediamo  che  
  • L’agricoltura sia la base dello sviluppo e deve essere sostenuta per ottenere il cibo necessario grazie all’innovazione che è lo strumento per promuovere una concreta crescita umana. 
  • Siano necessarie nuove soluzioni per i processi produttivi tradizionali, con l’ausilio della  scienza, della biotecnologia e della tecnologia, per conseguire miglioramenti nell’alimentazione delle popolazioni dei paesi poveri e passare dalla sottonutrizione alla sicurezza alimentare avviando il circolo virtuoso dello sviluppo economico. 
  • Siano necessari interventi: per sviluppare colture ad alta resa per unità di superficie con  l’introduzione di sementi mirate alle situazioni locali avvalendosi dei risultati della potenzialità della ricerca genetica avanzata. 
  • Sia necessario promuovere lo sviluppo delle infrastrutture come l’irrigazione e il controllo delle risorse idriche con la costruzione di dighe e canalizzazioni e favorire l’uso di mezzi tecnici nella fase produttiva per aumentare i rendimenti e nella difesa dei prodotti per ridurre le perdite nella raccolta e nella fase post raccolta.  
  • Sia necessario stimolare la ricerca, per lo sviluppo e la diffusione di pratiche agricole più produttive, più sicure, più accessibili ai produttori grazie all’incremento delle conoscenze scientifiche ed al miglioramento delle pratiche produttive.  
Come esseri umani, ci sentiamo  individualmente e concretamente responsabili, di 
  • Comportamenti che tengano realisticamente conto della fondamentale importanza della produzione, disponibilità e accessibilità del cibo e del rispetto delle esigenze alimentari quantitative e qualitative di ogni individuo. 
  • Comportamenti volti a ridurre l’uso inefficiente delle risorse naturali, le perdite produttive, in tutta la filiera alimentare, le limitazioni ingiustificate della produttività delle risorse, le perdite nella fase post raccolta, della trasformazione, della logistica e dell’impiego domestico
Poiché EXPO 2015 è un progetto culturale, di comunicazione, di condivisione e di fattibilità che pone il diritto all’alimentazione e la lotta alla fame nel mondo oggi e in futuro obbiettivi compatibili e concretamente possibili  
 
occorre 
 
  • tenere presente che in ogni Paese un’agricoltura sana e moderna è un fattore risolutivo per stimolare lo sviluppo economico e l’integrazione intersettoriale dei territori  rurali.  
  • Fare agricoltura produttiva in molti Paesi poveri è una vera rivoluzione da attuarsi con l’aiuto dei Paesi ricchi  e nel rispetto della realtà locale intervenendo sulle istituzioni.  
  • Affrontare  le principali cause della fame e dell’insicurezza alimentare che sono le guerre e le calamità naturali, ma anche le molte responsabilità riconducibili alle politiche attuate o ad interessi particolari. 
  • Favorire l’adozione di politiche coerenti di difesa e rafforzamento del diritto di proprietà della terra, del diritto alla libertà d’impresa, del diritto all’istruzione, dell’accesso al credito ed ai mercati finanziari con modalità adeguate al modello di produzione agricolo.   
  • Aumentare le risorse per lo sviluppo di una libera ricerca nel campo agroalimentare, per il trasferimento dei risultati ottenuti, per la loro diffusione ed applicazione in particolare nei Paesi dove occorre aumentare la produttività agricola e ridurre la carenza alimentare. 
  • Investire nell’istruzione tecnica, nello sviluppo delle capacità professionali, in particolare nell’aggiornamento dei programmi di formazione agraria e nell’assistenza tecnica. 
  • Favorire la creazione a livello delle Istituzioni Internazionali di servizi di Assistenza e Cooperazione allo sviluppo e, in particolare, costituire ad esempio nell’ambito della FAO una Divisione Divulgazione dotata di risorse e di esperti da inviare ove richiesti nei paesi in ritardo di sviluppo per diffondere le nuove tecniche agrarie. 
  • Sostenere, finanziare e diffondere interventi pubblici per nuove infrastrutture, strade, ponti, manufatti per valorizzare le risorse idriche, centri di raccolta e di trasformazione dei prodotti agricoli, reti per l’informatizzazione diffusa. 
  • Favorire lo sviluppo e la liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli e alimentari con un sistema di commercio aperto, basato su regole condivise in grado di eliminare le distorsioni che limitano la disponibilità di cibo, creando le condizioni per una migliore sicurezza alimentare globale. 
  • Affrontare concretamente il problema degli sprechi e del deterioramento dei prodotti alimentari prima e dopo il loro raccolto, causa maggiore della perdita di cibo, per ridurre le perdite e gli sprechi nell’intera filiera alimentare. 
  • Scoraggiare il fenomeno del “Land Grabbing” e cioè l’accaparramento di terre fertili nei paesi più arretrati da parte di paesi terzi sostenendo lo sviluppo agricolo dei paesi più deboli e l’organizzazione di formule di partnership per la coltivazione dei terreni. 
  • Limitare lo spreco di terreni agricoli sottratti alla produzione per destinarli ad usi extra agricoli in presenza della possibilità di utilizzo di aree già urbanizzate o destinate ad altri usi. 
  • Considerare  gli effetti delle pratiche agricole in termini ambientali e di deterioramento delle risorse produttive, evitando tuttavia fenomeni di “Green Grabbing” cioè la sottrazione di terre coltivabili per usi ambientali (parchi, foreste, ecc.). 
Un futuro con cibo per tutti è responsabilità di tutti.
 
Poiché crediamo che un mondo senza fame sia possibile e sia un fatto di dignità e libertà umana, nell’Anno Europeo per lo sviluppo e in occasione di Expo Milano 2015, noi ci impegniamo a sostenere i principi e le soluzioni esposte in questo documento quale contributo alla realizzazione del tema “Nutrire il Pianeta Energia per la vita” coerenti con la strategia che gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno elaborato per sradicare il problema della fame entro il 2030.
 
 
 

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