martedì 27 novembre 2018

E’ ASSURDO LEGITTIMARE L’AGRICOLTURA BIODINAMICA

Polemica per il convegno al Politecnico di Milano.
Da Piacenza attacca Lodigiani e riceve il plauso dall’Accademia di Bologna.

 

di Claudia Molinari. 

L'articolo è uscito in origine sul giornale la Libertà di Piacenza

 


E' rimbalzato anche a Piacenza il dibattito che vede al centro il “Convegno internazionale di agricoltura biodinamica” (un metodo di condurre l'agricoltura che fa suoi oltre ai principi di agricoltura biologica, anche una serie di altre caratteristiche di tipo filosofico), che si sta svolgendo proprio in questi giorni al Politecnico di Milano con numerosi interventi tra i quali anche quello dello stesso rettore dell'Ateneo milanese, nonché del sindaco di Milano. Protagonisti dell'acceso confronto numerosi rappresentanti del mondo scientifico italiano e diversi agronomi, tra cui anche il piacentino Michele Lodigiani, già presidente di Confagricoltura Piacenza.
Ed ecco i fatti. Già verso la metà del mese di novembre, quando si cominciava a sentire parlare dell'evento, la senatrice a vita (nonché professoressa della Statale di Milano) Elena Cattaneo indirizzò una lettera al rettore del Politecnico, nella quale giudica “sorprendente e allarmante che proprio in una sede scientifica così prestigiosa (il Politecnico ndr) si scelga di ospitare, figurandovi come “in collaborazione”, un “convegno sulla biodinamica”, vale a dire una delle pratiche più antiscientifiche che esistano”. «Ricordo - scrive ancora Cattaneo -, per brevità, che uno dei principali preparati usati in questo tipo di agricoltura è il preparato 500, anche noto come “cornoletame”, la cui efficacia Rudolf Steiner, fondatore della biodinamica, spiegava così: "La vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative eterico-astrali, che, premendo verso l'interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell'organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli, si sviluppa molto lavoro all'interno dell'organo digestivo stesso”. In pratica si ritiene di poter fertilizzare i campi attraverso i raggi cosmici catturati dai corni di vacca riempiti di letame.
La palla lanciata da Cattaneo nei giorni successivi è stata colta al balzo e, mentre il mondo scientifico si divideva tra ricercatori che scrivevano al Rettore del Politecnico per manifestare preoccupazione e altri - tra i quali addirittura la professoressa emerita Claudia Sorlini - che invece sostengono che, nell'ottica della libertà che da sempre caratterizza la scienza, anche la biodinamica può occupare il suo posto; si inserisce l'agronomo Michele Lodigiani. Il piacentino sposando la tesi di Cattaneo, si è rivolto sia ai firmatari della lettera “in difesa”, sia all'Ordine degli agronomi piacentino (affinché si faccia portavoce presso il Conaf –consiglio nazionale - a cura del quale è previsto un intervento durante i lavori milanesi). «Il problema –chiarisce Lodigiani - non è costituito dalla pratica dell'agricoltura biodinamica.... Esiste anche il mercato dei cartomanti, assai più consistente di quanto si pensi, cui fa riscontro un'abbondante offerta. Il problema è che la biodinamica sostiene una superiorità etica ed ambientale rispetto all'agricoltura convenzionale e che il Politecnico, ospitando il convegno, ne legittima implicitamente la tesi». Ad accendere ulteriormente il dibattito - del quale l'Ordine degli agronomi ha provveduto a mantenere informati gli iscritti con una prezioso lavoro di comunicazione - la posizione assunta dalla prestigiosa Accademia Nazionale di agricoltura di Bologna, che in un verbale del Consiglio direttivo di pochi giorni fa (che è poi stato inviato al rettore del Politecnico) cita sostenendola e manifestando apprezzamento, la posizione di Lodigiani. 



Nota della redazione - I  preparati biodinamici costituiscono i fondamenti dell'agricoltura biodinamica. Dedichiamo questi 2 video, sui preparati  505 e 506,  ai 59 docenti e ricercatori che hanno aderito al 35° convegno internazionale dell'agricoltura biodinamica in nome della libertà di scienza








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