martedì 15 ottobre 2019

DALLA PARTE DEL CIRCO - Terza parte

 W il Circo e con gli animali!


di ALESSANDRO CANTARELLI

 


 
(Anni ’40 del XX sec. Il celebre clown Lou Jacob del Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus in una cartolina pubblicitaria (a sx). La trapezista del Circo Dailey  Bros Toni Martin gioca con un leoncino,             1950 (a dx). Da: Daniel Noel (e coll.) The Circus, cit.).

Accadeva nel 2019 in un’Italia funestata da un PIL che non cresce (come la popolazione), dal dissesto idrogeologico, dalle ferite dei terremoti, ecc. ecc., che un ministro ai Beni Culturali succube al credo delle associazioni animaliste³⁰, attraverso un decreto attuativo della legge delega di riforma dello spettacolo, stava riuscendo ad abolire una parte significativa del patrimonio artistico e culturale italiano, facente capo, tra l’altro, allo stesso ministero: il Circo tradizionale equestre, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità³¹.
Il folle intendimento non è stato reso possibile solo dalla intervenuta quanto improvvisa crisi di governo (09/08/2019), ed al posto di Alberto Bonisoli è stato nominato, come in uno sport a staffette, l’on. Dario Franceschini già ministro ai B.C. nella scorsa legislatura.

Ha mai pensato Lei, signor Ministro, alle fatiche ed ai sacrifici per tenere in vita un Circo? Tra la pioggia, in mezzo alla neve, sotto il sole cocente; montare, smontare, viaggiare con rischio, pericolo, angoscia continua. Perché tutto questo? Per vivere onestamente e per portare un onesto, onestissimo spettacolo alle famiglie, da Roma a Canicattì, da Milano a Carbonia (…)”. (lettera di Orlando Orfei (1920-2015), Presidente dell’Ente Nazionale Circhi al Ministro Umberto Tupini per lamentarsi del disinteresse dello Stato italiano verso il Circo ed i suoi artisti. In: Cervellati A. Questa sera grande spettacolo. Storia del Circo italiano, 1961, cit.).
Possibile che nonostante un’ottima legge nazionale (legge Corona n.337/1968), frequentemente disattesa da gran parte delle municipalità italiane (comprendendo capoluoghi provinciali e regionali) , per le cause analizzate anche in questi scritti, nel 2019 (ben 58 anni dopo la lettera di Orfei!), il Circo italiano venga messo in condizione di chiudere o migrare all’estero? Per dirla con Antonio Buccioni attuale Presidente dell’E.N.C., “una Repubblica irriconoscibile che ha tradito la Gente del Viaggio negandogli il promesso e condannandola ad operare in uno stato psicologico permanente di ansia, di stress, e di intimidazione…”.
Il solo torto di questa Gente? Produrre cultura della bellezza, arte e felicità per le famiglie italiane. 

I circensi però sono anche persone tenaci e nonostante tutte le difficoltà quotidiane che essi incontrano, dal 17 al 21 ottobre a Latina si terrà la ventesima edizione dell’International Circus Festival of Italy, un eccezionale evento artistico e culturale che onora il nostro Paese. Non a caso ha ottenuto, con positiva sorpresa, l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo³². 
Gli animalisti è stato quindi dimostrato hanno negli anni costruito una campagna d’odio, a tratti anche violenta, verso il mondo circense basata essenzialmente sull’imbroglio e la calunnia. Ad uso e consumo di politici profittatori (o semplicemente incapaci), che in cambio di un pugno di voti sono pronti a sacrificare questo settore fondamentale dello spettacolo, avente una nobile tradizione plurisecolare e comunque, dai riscontri oggettivi, sempre molto gradito dalla maggior parte delle persone comuni. E’ proprio vero che il Circo equivale allo Spettacolo del Popolo!
D’altra parte è già stato osservato che la lobby animalista non è un fenomeno che riguarda solo l’Italia, naturalmente. Infatti è lo stesso Livio Togni, a riferire in una sua intervista che la stessa potentissima organizzazione americana Peta, dai bilanci milionari, è stata ribattezzata sarcasticamente dal New York Post nientemeno come “People Eradicating Thousands of Animals”, cioè persone che eliminano migliaia di animali.
Questo perché avrebbe ucciso il 95% dei cani e dei gatti che ospitava nel suo rifugio per animali di Norfolk, in Virginia: come fa osservare lo stesso Togni in parecchi casi, se si avesse la pazienza di studiare per bene gli statuti delle sigle animaliste, si scoprirebbe che la cura degli animali verosimilmente non rientra nelle finalità, se non in modo marginalissimo³³.
E come è stato riportato su queste colonne nella seconda parte, anche nel nostro (civile?) Paese non sarebbe stata esclusa l’eutanasia per gli animali sequestrati ai Circhi che non fosse stato possibile ricollocare –per varie cause-, nei cosiddetti Centri di Recupero (già il nome un programma), individuati dalle autorità o dalle associazioni animaliste.
Il Circo quindi tornerà a rappresentare il meglio di se stesso, aggiungeva Togni in un’altra intervista Tv, a condizione che il nostro Paese si liberi dal torpore mentale che lo sta sempre più invadendo (anche in altri settori…, come quello dell’agricoltura e delle scienze agrarie, n.d.r.).
Ma il Circo invece è spensieratezza ed allegria, ed allora come non ricordare in questa sede, il filmato della simpatica scena con Roberto Benigni che vuole sfidare in una gara di forza, l’elefante del Circo Medrano!³⁴ 


(1941. Una delle figure iconiche del Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus, il clown Lou Jacob mentre fuma un sigaro di scena, insieme ad uno dei leggendari cavallerizzi a pelo della famiglia Cristiani. A dx., 1950. Un giocoliere leggendario, Massimiliano Truzzi, qui immortalato con Marian Cristiani del circo King Bros. Truzzi era stato allenato dal “divino giocoliere” Enrico Rastelli e incantò il pubblico americano. Da Noel D., op cit.).


L’ultimo escamotage utilizzato dagli animal-estremisti a supporto delle loro fantomatiche tesi, sarebbero i sondaggi Eurispes che mostrerebbero come la maggior parte degli italiani (sic!), sia contraria al Circo tradizionale con animali.
Ebbene come fa notare Ettore Paladino (cfr. Circhi e animali (…), 2017, cit., seconda parte), si vuole fare passare l’opinione di un campione di cittadini per quella del 70% degli italiani (oltre 40 milioni di persone); oltretutto L’Eurispes non fornisce alcun dato sui criteri di selezione del campione, mentre Claudio Monti in un suo articolo fa semplicemente notare che “Eurispes è una realtà privata e si finanzia, parola del Corriere della Sera, vendendo le proprie ricerche alla committenza, spesso pubblica (…)³⁵”. Si giudichino allora i filmati del Circo Royal a Nettuno (Lt) con l’intervista a Denny Montico, osservando il pieno di pubblico (25/07/2019)³⁶! Oppure si consideri la proroga concessa a Vignola (Mo) al Circo Madagascar-Maya Orfei, per il successo di pubblico riscontrato in quella piazza³⁷: menomale che al Circo non doveva andare più nessuno!
A migliaia invece le firme raccolte da gente reale sotto i tendoni d’Italia (chi scrive orgogliosamente tra i firmatari), a sostegno del Circo tradizionale equestre.
Ci sarebbe abbondante materiale, a questo punto, per considerare concretamente la possibilità di portare come esempio didattico all’interno delle Facoltà universitarie scientifiche, questo autentico caso da manuale di imbroglio e manipolazione degli studi e delle ricerche a fini meramente lobbystici. Quello che mai un ricercatore serio dovrebbe fare per arrivare a pubblicare sulle riviste scientifiche (vedere l’esempio del prof. Harris & soci). Sorvolando sul significato artistico del Circo (un aspetto comunque basilare), gli animalisti stravolgono completamente il significato del verbo addestrare, a loro uso e consumo, che per essi significa, a prescindere, sfruttamento e violenza.
Stravolgendo la realtà, stravolgono pure il dizionario.
La stessa equazione vale anche per il termine allevamento e, non è più il caso di fare spallucce, per più di un agricoltore, perché con questa piega il domani potrebbe essere già molto vicino e riservare brutte sorprese.

Istruttiva a questo proposito, la puntata della trasmissione Unomattina di Rai 1 (2012) condotta da Franco Di Mare ed Elisa Isoardi, con Livio Togni, il sen. Carlo Giovanardi, Vittorio Sgarbi ed il Prof. Alessandro Meluzzi che difendono il Circo. Come controparte l’on. Gabriella Giammanco che nel 2018 farà poi parte del gruppo interparlamentare animalista³⁸. Alla luce dei riscontri intervenuti negli anni successivi, chi aveva ragione e chi invece basava le proprie argomentazioni su dati e/o obiezioni praticamente infondate?
Sono le medesime associazioni animaliste, tanto per rimanere alle cronache più recenti, che hanno formulato accuse di vivisezione ai macachi sottoposti a sperimentazione clinica presso le Università di Parma e Torino (progetto di ricerca “Lightup-Turning the cortically blind brain to see”), al solo scopo di arrivare ad abolire la sperimentazione sugli animali, come spiegano bene i Proff. Luca Bonini e Vittorio Gallese intervistati dalla Gazzetta di Parma³⁹. Senza tralasciare il fiume di ingiurie, financo le minacce fisiche indirizzate ad alcuni ricercatori (come il Prof. Marco Tamietto dell’Università di Torino, assieme allo stesso Bonini).
Nel giugno scorso, alcuni attivisti del Fronte Animalista avevano compiuta un’irruzione nel corso della cerimonia del “PhD Day” all’Università di Parma, per manifestare il loro sdegno verso la sperimentazione animale. 


(A sx., 1947. La vita nel piazzale posteriore del circo era esotica come quella del serraglio. Per i bambini che crescevano con il circo, gli scimpanzé che si esibivano (come le scimmie Varga del Ringling Bros. and Barnum & Bailey) facevano parte della loro famiglia allargata. A dx.,1951. Appollaiato su una scatola di materiale scenico, il clown bagonghi Jimmy Armstrong lancia “ai vostri posti!”, indicando ai suoi colleghi che lo spettacolo inizierà a breve. In pochi minuti gli artisti, le showgirls, i clown, gli animali e i loro ammaestratori si metteranno in fila pronti per fare il loro ingresso. Da Noel D., op. cit.).


E’ sempre il Prof. Bonini a segnalare nel corso della sua intervista, l’appello invece a favore della sperimentazione animale presentato a Milano il 17 settembre⁴º, che si approfitta di segnalare su queste colonne in bibliografia.
Colpisce un passaggio della sua intervista: “La Lav fa riferimento ad affermazioni che sarebbero contenute nel sito del National Institute of Health degli Stati Uniti (…), che parlerebbero di fallimento nel 95% dei casi. Tutto falso. Il N. I.H. ha sementito categoricamente”. Ci risiamo, il solito copione: ma a chi l’avrebbe mai detto!
Tornando quindi al Circo, davvero singolari appaiono a questo punto le posizioni espresse nel dicembre 2018 dall’etologa Prof.ssa Paola Valsecchi dell’Università di Parma: “non dovrebbero essere ammesse (le esibizioni con animali al Circo, n.d.r.), perché nulla di quella vita rispetta il loro benessere. A partire dall'addestramento a cui sono sottoposti per fare esercizi del tutto innaturali per la loro etologia. Addestramento che si basa sull'uso di punzioni e coercizioni (…)”.
La Prof. Valsecchi oltretutto dovrebbe invece considerare, che in Inghilterra nei confronti del prof. Harris, a commento dei suoi lavori precedenti quelli sul Circo, era stata coniata l’espressione “corrupting the evidence” (cfr. Valeriu, 2017, cit., seconda parte), oppure che in riferimento all’attività di perito di parte dello stesso Harris, la sua reputazione subì, come riporta il Telegraph un colpo durissimo (cfr. Fazio, 2018. Quanto soffrono gli animali nei circhi?, op.cit.).
Nello stesso articolo del National Geographic⁴¹, l’etologo Augusto Vitale rincarava la dose (sic): “Nei circhi si usano specie protette e a rischio di estinzione, come le tigri, e questo veicola un messaggio sbagliato: nel pubblico si crea la falsa percezione che se sono “spendibili” nei circhi, allora non sono poi tanto a rischio di estinzione in natura”. Come specificava lui stesso, le sue erano posizioni di natura personale ed infatti, ci si permette di pensarla in maniera esattamente opposta: al Circo si é sempre andati anche per vedere specie animali, che non si vedono abitualmente perché rare e/o di ambienti molto lontani, esotici.
Ed al Circo questi animali sono più al sicuro che in certi grandi Parchi africani…
Si fa notare al dott. Vitale che non tutti hanno la possibilità di pagarsi un safari in un grande parco africano o in altra parte del mondo, per poi magari mandare le foto del reportage ad una rivista patinata.
E’ la stessa Ambra Orfei in una recente intervista radiofonica a PM Podcastmania, a ribadire che il Circo nessuno lo racconta in maniera vera, che non si maltrattano gli animali, che spesso viene raccontato da gente che lo immagina ma non lo frequenta, distorcendo così completamente la realtà delle cose: al Circo si impara ad amare e rispettare gli animali e questi sono ammaestrati fin da cuccioli, perfezionandone (con tanta costanza e pazienza), la propensione al gioco⁴²…
Un’autentica lezione di etologia animale, che lascia pochi dubbi al riguardo di come vengano effettivamente allevati ed addestrati gli animali al circo, viene invece da un’altra intervista radiofonica a Radio Noventa da parte di una emergente artista del panorama circense, Valeria Valeriu⁴³. Ascoltando l’intervista, si apprende che lo stesso termine di “gabbia” sia in realtà ormai desueto (anche se ad effetto, per gli anti-circhi), per come vengano nella realtà stabulati gli animali: negli zoo più attrezzati e nei circhi si dovrebbe parlare più correttamente di exhibit. 



(L’ipocrisia animalista. Immagini e commenti dalla pagina Facebook di Circo Tradizionale. Menomale che sarebbero quelli del Circo a "ridicolizzare " gli animali facendogli fare ed avere comportamenti innaturali! A sx un cane “umanizzato” nella culla per neonati (animale=essere umano; al Circo invece gli animali si insegna a rispettarli per quello che sono, n.d.r.). Nell’immagine di dx, scattata da Angelo Mazzone l’autore osserva giustamente che se i gatti nella foto anziché appartenere ad un negozio di animali fossero quelli di un circo, gli animalisti con cartelli e megafoni sarebbero già fuori a protestare… Ed invece dopo averli acquistati in negozio con un semplice scontrino, a differenza degli animali del Circo che stanno in grandi recinti sarebbero messi in gabbie di vetro di ridotte dimensioni...).


Colpisce piuttosto il fatto che di fronte al caso di un proprietario di pitbull che a Bedonia (prov. di Parma), giugno 2019, ha perso parte del braccio a causa dell’aggressione del suo stesso cane, la stessa Valsecchi abbia dichiarato, quasi a minimizzare, che “(…) qualcosa non ha funzionato nella relazione tra i due. Sono rari i casi di cani che hanno un’aggressività che non riescono a controllare⁴⁴ (…)”. Di fronte al tragico incidente delle tigri all’addestratore Ettore Weber, in quello stesso periodo, i toni del coro animalista sono stati ben diversi!!
Notizia altrettanto recente, invece il fatto che al Parlamento inglese si è discusso della presenza degli animali nei circhi. Tra i vari documenti presentati e messi agli atti, anche i filmati audio dell’audizione al Senato italiano del marzo 2018⁴⁵: questa audizione ha fatto quindi letteralmente scuola, anche oltre Manica!         Per sostenere le campagne denigratorie anti-circhi su tutti i media (comprese le spese legali e di funzionamento di tutto il loro apparato, della loro galassia), L.A.V. e W.W.F (per citare le due sigle più grosse), hanno evidentemente bisogno di tante risorse, ma d’altra parte i loro bilanci sono a sei zeri: è sufficiente consultare la bibliografia indicata e cercare in rete per togliersi ogni dubbio, ponendo attenzione ai dati che seguiranno.
Bilanci che erano stati pure oggetto di interrogazioni parlamentari nel 2010 ad opera del sen. Valerio Carrara ma per le quali non se ne era fatto nulla⁴⁶. Questo non vieta di considerare che in Italia per avere una tassazione agevolata (regime delle Onlus), ed il tema dell’imposizione fiscale è sempre un dibattito aperto, basta esercitare un’attività di “tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente” (risposta dell’allora sottosegretario on. Viale Sonia). Così come non si giustifica il fatto che si debba ricorrere sistematicamente agli abusi derivati dagli strumenti previsti dalla già richiamata legge 189/2004, per incrementare i già milionari bilanci.
Da un’indagine di Davide Valentini sull’entità dei fondi a disposizione della L.A.V., pari a 8.218.424 € nel 2013, già nell’anno successivo rilevava che la stragrande maggioranza di questi erano stati spesi in campagne di sensibilizzazione per il 58,28%, cui si aggiungevano il 12,27% per la raccolta fondi, il 5,21% di spese per le sedi locali, il 3,68% per stampare le proprie riviste. Il resto va in contributi per coalizioni internazionali e per la gestione del sito web. Aggiungeva il Valentini che nel 2014 erano inoltre previsti 100 mila euro per nuove iscrizioni, 280 mila per i rinnovi, un milione 280 mila per contributi degli aderenti alle campagne⁴⁷⁻⁴⁸.
Le stesse associazioni che nel 1991 (come piega bene Massimiliano Filippi di FederFauna), attraverso la legge n. 281 (da loro fortemente voluta), si proponevano di risolvere il problema del randagismo dei cani. Col risultato che in tutti questi anni il problema si è invece aggravato, mentre il 70% dei canili, guarda sempre il caso, risulta gestito dalle associazioni animaliste.
Grazie alla forza economica degli anti-circhi equestri, si spiega a questo punto il fiorire in questi tempi su molti quotidiani nazionali e di provincia, di pagine settimanali dedicate agli animali, per dirla con Corsini consistenti nella continua e martellante disinformazione, mediante il sistematico ricorso ad immagini anacronistiche e decontestualizzate, che accompagnano qualsiasi richiesta di fondi, su qualsiasi argomento concernente gli animali. 



(Parma, prato della Pilotta, Natale 2017, Foto Cantarelli (a sinistra). Esistendo una delibera comunale che vieta l’esibizione di animali esotici nel periodo invernale per preservarli dal freddo (quanti sono stati gli animali morti per il freddo nei Circhi in Italia, negli ultimi ottant’anni?), il comune in collaborazione con gli uffici regionali deputati alla cultura (anche animalista, n.d.r.), porta in città lo spettacolo del “circo contemporaneo”, ad opera di un solo artista. L’arte è universale e si rispetta sempre, ma a prescindere dalla bravura dell’artista ed osservando la foto ci si chiede -a parte lo zoo-, dove siano andati a finire i carrozzoni, le scritte e le luci colorate…(Parma è stata anche la città di origine della dinastia dei domatori Barnabò), insomma tutto quello che ha sempre caratterizzato il Circo (per confronto, a dx, il Circo Ringling nel 1953; Noel, cit., 2016). L’immagine a sx, rimanda più ad inizio Ottocento che all’attualità. Comunque anche allora attorno al tendone vi era più comunità. Si assiste al tentativo della miniaturizzazione del Circo nella sua accezione comune, del misconoscimento di quello equestre per decretarne progressivamente la scomparsa. Non per volere del pubblico, ma di un manipolo di politici e funzionari. Intanto a Jesolo (Ve), giugno 2019, è stato presentato il Circo Vegano49….!).


Pagine che frequentemente hanno ospitato articoli contro l’antica arte circense che prevede ovviamente l’uso degli animali nello spettacolo, ma dalle quali ben difficilmente risulta l’avere data la notizia del dissequestro degli stessi con restituzione ai legittimi proprietari al Circo, dopo che le autorità avevano accertata l’infondatezza delle segnalazioni degli stessi animalisti!
Ed i Centri di Recupero per gli Animali Esotici (CRASE)? Sono lì apposta ad aspettare l’approvazione della legge che preveda i circhi senza animali, in modo che diventino praticamente i loro senza averli regolarmente acquistati, in quanto sequestrati: vi pare poco? Quindi chiedere per il sostentamento di questi centri volontarie donazioni, soldi per la ricerca e conservazione della specie, sovvenzioni, least but not last fare pagare il biglietto di ingresso ai visitatori (cfr. Valeriu, 2017). Ma per ammissione delle stesse associazioni che li gestiscono, essi non sono adeguati alle esigenze per le quali sono sorti⁵⁰.
Queste vicende forniscono quindi, un significativo spaccato di un’Italia che anziché sul lavoro, come i circensi, vive sulle rendite delle donazioni e sui fondi pubblici all’uopo erogati. Centri di Recupero Animali Esotici (alcuni di essi sono stati oggetto di indagine per peculato e presunti traffici illeciti di animali e truffa; va correttamente riportato che alcuni degli indagati sono poi stati assolti dall’accusa⁵¹), strettamente collegati a quelli per il recupero degli Animali Selvatici, per i quali si rimanda direttamente al lettore se nella propria realtà locale, senza bisogno di scomodare tigri, elefanti o cammelli, bensì caprioli e cinghiali persi o feriti da colluttazione con veicoli, questi centri funzionano appieno.
Alcuni di essi come il Semproniano (Gr), istituiti con i fondi delle Provincie interessate, risultano di fatto di proprietà e/o gestiti direttamente dal W.W.F. o dalla L.A.V.⁵².
Beneficiando da quanto prevede la legge 189 del 20/07/2004 all’art. 19 quater, si è così creata una vera e propria “catena di montaggio”, dove ogni ingranaggio del sistema, a partire dalle campagne d’odio e diffamazione verso i circensi, per arrivare al successivo sequestro degli animali ad opera dei carabinieri forestali e successivo internamento nei CRASE, potrebbe risultare conveniente⁵³.
Una legge sfacciatamente marchettara, frutto di una stagione politica che rimandava più alla Francia di Luigi XV (XVIII° sec.), che alla Repubblica fondata sul lavoro.
A rimetterci invece un intero settore (più ovviamente l’indotto), che ha il solo torto di portare in Italia e nel mondo da ben 250 anni lo spettacolo creato in Inghilterra da Philip Astley, con l’arena e l’alta scuola di equitazione. Trasferitosi in Francia nel 1784, Astley fondò a Parigi l’Amphithéatre Anglois Astley, poi ceduto ai tempi della Rivoluzione al giovane veneto Antonio Franconi nato ad Udine nel 1737 (e morto a Parigi quasi centenario, nel 1836).
Ed è grazie al Franconi che nasce il Circo moderno, inizialmente caratterizzato dalle pantomime equestri e da mimodrammi, come osserva sempre il Cervellati nelle sue opere. Si deve infatti al grande cavallerizzo ed ammaestratore veneto la coniazione della parola “Circo”, ispirandosi agli spettacoli dell’antica Roma, ma che nulla avevano a che vedere con quella forma di pubbliche esibizioni⁵⁴.
Così come non si possono non ricordare le epopee dei Chiarini, di Gaetano Ciniselli (ancora oggi a Varvavia un Circo stabile è dedicato a Lui), di Alessandro Guerra, così come i complessi circensi che tra i due conflitti mondiali si spostavano da una città all’altra, ossia quelli di: Sforzi, Diana, Viotti, Gerardi, Rossi, Palmieri, Corradi e Medini (cfr. Renevey M., 1956., op. cit, in Cantarelli A., W il Circo…, prima parte, cit., 2018).
Ci rimettono pure i cittadini fortemente indignati come lo scrivente, che non si capacitano di questa feroce campagna d’odio e che al Circo sono sempre andati più che volentieri (d’altra parte i gusti sono personali), ma che rischiano seriamente di non potervi più tornare.
Il Circo italiano nonostante tutte gli attacchi che ingiustamente subisce, ancora oggi è infatti riconosciuto tra i migliori al mondo, come attestano i numerosi riconoscimenti nelle rassegne internazionali.
Chi scrive appartiene ad una terra, l’Emilia Romagna, celebre per le dinastie circensi dei Togni, degli Orfei, degli Errani (solo per citare le principali), che ha ospitato a Cesenatico l’Accademia di Arti Circensi (il cui Presidente onorario è Egidio Palmiri dell’omonima grande dinastia circense: si ricorda in questa sede il grande Circo Palmiri-Benneweis).
Inoltre a testimonianza dell’ammirazione e l’affetto che il Circo ha suscitato nel corso dei secoli da parte della gente comune, può capitare di imbattersi in vie intitolate a personaggi circensi. Lo stesso regista Federico Fellini, cultore del circo, era di Rimini.


(Foto a  sx (Cantarelli), con illustrazioni da: Cervellati A., Questa sera grande spettacolo, op. cit.. “Occorre ricordare Pontenure (in prov. di Piacenza, n.d.r.), come la cittadina più nobilmente favorevole e comprensiva verso gli artisti circensi. Per la prima volta nella storia dello spettacolo circense, un artista del circo è stato onorato ufficialmente in Italia. Il 23 ottobre 1960, Pontenure volle dedicare una lapide nel palazzo comunale a ricordo di Upilio Faimali, il celebre domatore (…). Erano presenti i domatori Orlando e Nandino Orfei, con il loro pubblicitario Luciano Frassinelli, e una rappresentanza dei domatori francesi con il celebre Jim Frey e René Frense, e per l’U.H.C. (Union Historiens du Cirque, n.d.r.), Alessandro Cervellati. Il Circo Orfei volle poi offrire uno spettacolo di gala al quale accorse tutta la popolazione di Pontenure e il pubblico venuto da Piacenza e da Parma).Nell’immagine di dx, a Pasian di Prato (Ud) invece la piazza dedicata (per la prima volta in Italia dedicata ad un circense), nel 1991, al grande impresario del Circo Medrano Leonida Casartelli. Erano presenti oltre al sindaco Giorgio Pozzo, quello di Bussolengo (Bs) Lorenzo Zenorini in quanto sede del quartiere invernale del grande complesso itinerante, ed un membro della commissione filatelica del Ministero delle Poste per un’emissione celebrativa, oltre ad esperti d’eccezione quali lo storico dello spettacolo Giancarlo Pretini ed il Prof. Mario Verdone dell’Università di Roma (il padre dell’attore Carlo). Se ne consiglia la visione del filmato55(riprese dal Tg di Rai 3 regionale), così come il grande spettacolo che il Circo Medrano tenne per l’occasione (presenti Moira Orfei e Walter Nones)56. Ci si chiede a questo punto come sia stato possibile, in pochi lustri e da parte di parecchi primi cittadini italiani, un cambiamento di atteggiamento così radicale, un cortocircuito culturale volto al totale pregiudizio nei confronti del Circo equestre).

A corollario delle immagini precedenti, si aggiunga che a Vigoleno (Pc), trova sede il “Museo degli Orsanti”, in onore e memoria dei girovaghi dell’Alta Val Taro e Val Ceno (Pr), che nel Sette-Ottocento giravano per l’Europa facendo spettacoli viaggianti utilizzando anche orsi ammaestrati.
A conferma di quanto riportato nel libro di Monica Renevey, in cui si osservava l’esservi stato, nei secoli passati, una sorte di “triangolo” del Circo nel nord Italia, dal quale avevano preso origine varie dinastie e complessi circensi.

(A sx, l’orso equilibrista del Circo Jarz; a dx, una delle tavole illustrate sull’arte circense, relativa all’addestramento degli animali. Da Cervellati A., opp. cit., 1956; 1961).


A questo punto va ribadito che Il nostro codice penale all’art. 544 bis prevede, giustamente, pene severe per chiunque cagioni la morte di un animale per “crudeltà o senza necessità”.
Ed allora sarebbe opportuno chiedersi (ed occuparsi) di come gli animali strappati ai loro “aguzzini” circensi (per usare lo squallido, quanto infamante vocabolario animalista), ma legittimi proprietari, vengano effettivamente trattati in questi nuovi Centri, e soprattutto se vige anche per i gestori dei CRASE l’articolo richiamato, quando muore un animale oltretutto in circostanze assai poco chiare (come è avvenuto ad es. per il cavallo della famiglia Caroli –operante al circo Martin- o allo scimpanzé Minnie sequestrato all’età di ben 28 anni alla fam. Montemagno, successivamente morto al CRASE del Monte Adone⁵⁷). Solo per citare due casi eclatanti.
Per chi avesse ancora dubbi al proposito, si consiglia la visione del filmato realizzato dalla Federazione Europea Allevatori di Animali Esotici (FEDEA), ma anche i filmati del sequestro e successivo dissequestro (dopo due anni!) al Victor Show, quindi il video della leonessa Rose⁵⁸. Del sequestro dei grandi felini a Mario Saly e del relativo agghiacciante filmato, era già stato riportato in precedenza (cfr. Cantarelli, Il bagnetto dell’elefante…, cit., 2018).
Si consiglia anche la visione del documentario con protagoniste la prof. Raffaella Cocco e Valeria Valeriu nei panni dell’addestratrice di grandi felini (è pure una bravissima trapezista essendo diplomata a Cesenatico presso l’Accademia di Arti Circensi), su come vengano nella realtà accuditi gli animali al Circo tradizionale⁵⁹.
Nell’ambiente circense si mormora che lo scorso dicembre i termini di approvazione dei decreti attuativi fossero scaduti per il solo motivo che le associazioni ambientaliste, non erano state in grado di trovare, anche all’estero, Centri (altrimenti definiti bioparchi o santuari) adeguati a contenere tutti gli animali.
Ma va ribadito, che anche al di fuori dell’Italia in tema di “santuari”, sulla base delle esperienze avute, i risultati siano stati migliori, anzi per niente⁶⁰⁻⁶¹.
Quindi perché tanta avversione al Circo equestre?
Un aiuto alla interpretazione di queste vicende, per la logica che vi può in una qualche misura sottendere, può venire dalla lettura del bel libro del prof. Vittorino Andreoli Homo stupidus stupidus⁶². Dove tra i sintomi dell’uomo paranoico comparirebbe anche la mancanza di senso etico (dove per definizione si intende l’insieme delle regole tese al rispetto comune), tale da indurlo ad avere una morale personale simile al superuomo di Nietzsche. I paranoici infatti considerano gli altri essenzialmente uno strumento nelle loro mani, di cui disporre come si trattasse semplicemente di oggetti.
Non è forse paranoico sostenere, contro ogni evidenza, che al Circo gli animali vengono –sempre e a prescindere- sfruttati e torturati?
Così come vi è ben poco da aggiungere a quanto sostiene l’europarlamentare Irene Tinagli nel suo ultimo libro La grande ignoranza⁶³, per il quale si riportano alcuni passaggi pertinenti con le presenti tematiche: “Il politico impreparato o scarsamente attrezzato sarà sempre ostaggio dei burocrati e dei funzionari. Alla stessa maniera non sarà in grado di distinguere le notizie autorevoli da quelle farlocche che proliferano sul web (…). Per non parlare della facilità con cui alcuni gruppi di interesse o lobbies riescono a convincere i politici della bontà delle loro argomentazioni (…). Così in un altro capitolo proseguiva: “Il tema della mancanza di competenza e dei processi di selezione all’interno dei partiti e movimenti non è mai stato oggetto di indignazione (…)”.
Si fa allora sinceramente fatica a comprendere come possa l’on. Monica Cirinnà (anch’ella del gruppo interparlamentare animalista, nonché in altro ambito nota sostenitrice di modelli di agricoltura alternativa), avere una visione equilibrata e non stereotipata sul Circo tradizionale equestre, da sempre l’essenza della vitalità (accettandone tutti i rischi), allegria e fantasia per intere generazioni familiari, comprese ultimamente quelle “nuove” che lei con tanta tenacia difende, oppure il Circo rappresentando la tradizione va per questo soppresso?
Risultando la prima firmataria in Senato di un d.d.l. sull’eutanasia umana⁶⁴ (25/09/2019) ed il ricorso al “farmaco letale”, tema di per sé stesso caratterizzato dalla più acuta tristezza ed angoscia, con il massimo rispetto verso tutti coloro che per le cause più varie nella loro vita non intravvedono più un futuro degno di essere vissuto, si fa tuttavia notare come tutto questo insieme costituisca l’esatto contrario di quanto rappresenti il Circo, quindi il messaggio che ne deriva.
Stesso discorso per gli altri parlamentari firmatari quali Riccardo Nencini, Loredana De Petris, Roberto Rampi e Matteo Montero; non sarà un caso che tutti questi signori se non hanno già espresso idee pubblicamente contrarie al Circo con animali (De Petris), hanno comunque aderito alle tesi animaliste (è sufficiente consultare i loro programmi elettorali, oppure alcuni interventi parlamentari e/o conseguenti provvedimenti legislativi).
Il filo conduttore dell’eutanasia animale (seconda parte) ed umana ispira quindi le prese di posizione dell’on. Cirinnà (nella foto di gruppo sull’ultima iniziativa, la si vede sorridente: sai il tema che allegria!) e, di alcuni nostri parlamentari.
Sono state presentate delle sedicenti ricerche (vedere prima parte), per dimostrare come il Circo equestre fosse diseducativo per i bambini, ma poi capitano fatti come quelli di Bibbiano (Re) per confermare, ve ne fosse ulteriore necessità, l’assurdità di talune argomentazioni.
Forse quegli stessi psicologi (magari coadiuvati da validi psichiatri per prescrivere alla bisogna farmaci –ovviamente non letali-), potrebbero invece riversare le loro attenzioni su quegli autentici casi clinici di persone, che passano disinvoltamente dalla trattazione dell’eutanasia a quella del Circo.
Si conclude pertanto il presente contributo, menzionando per sommi capi come il ministro Achille Corona arrivò alla promulgazione delle legge che porta il suo nome, nel 1968.
Basta leggere l’appendice al Questa sera grande spettacolo del Cervellati, richiamata all’inizio, per rendersene conto.
I principali impresari circensi dell’epoca (Darix Togni ed Orlando Orfei in primo luogo), lamentavano la scarsa considerazione dello Stato italiano nei loro confronti (esattamente come oggi). Seguirono articoli ed interviste sull’Avanti! e sull’Unità, allora organi ufficiali rispettivamente del P.S.I. e del P.C.I.
Ma anche su quotidiani come l’allora 24 Ore ed il Corriere della Sera (per quest’ultimo si spese personalmente Orio Vergani, a tutt’oggi celebrato come un grande giornalista e primo fotoreporter italiano).
Sempre sul Cervellati in bibliografia è riportato un articolo di Renata Viganò (su l’Unità del 28/06/1960), intitolato nientemeno “Una scrittrice difende l’arte del Circo equestre”.
Passano otto anni ed il ministro socialista ai beni culturali Corona (che fu poi anche il primo ministro dell’Ambiente; chissà se per il min. Sergio Costa questo particolare possa significare qualcosa…), in un clima politico ben diverso da quello del 2004 (legge 189), ottiene l’approvazione della tanto attesa legge da parte del circo italiano. Legge che prevede testualmente che ogni municipalità italiana destini un’area attrezzata agli spettacoli viaggianti: a distanza di oltre cinquant’anni, essa è ancora colpevolmente disattesa in molti capoluoghi provinciali e regionali⁶⁵.
Altro che sostenere, come fanno gli animalisti, che tale legge sia superata e debba essere rivista! Casomai dovrebbe essere implementata, con adeguati spazi destinati agli animali dei circhi.
Un ultimo ma significativo appunto. Dopo che in questi ultimi anni ai circhi equestri è stata sovente destinata un’area (frequentemente non attrezzata), parecchio distante dai centri cittadini (un po’ come si faceva secoli fa con i malati di lebbra, per tenerli isolati), sovente “pizzicati” dalle varie sigle animaliste in alcuni casi responsabili di atti criminali, nonché perquisizioni varie a seguito di esposti⁶⁶, dopo che diverse amministrazioni comunali si sono date regolamenti contrari a concedere l’autorizzazione all’attendamento dei circhi con animali (in diversi casi si è dovuti ricorrere ai tribunali per vedere riconosciuti i diritti della legge n. 337), dopo le ultime sparate dell’ex ministro Alberto Bonisoli si è registrato, in tutto il territorio nazionale, un’accelerazione di questi ultimi processi, al puro scopo di rendere impossibile (= determinarne la definitiva chiusura), dei tradizionali complessi circensi.
Qualche consigliere comunale addirittura ha proposto di inserire nei rispettivi regolamenti, una cauzione da fare versare al circo che intende sistemarsi nel proprio comune.
Come nel celebre esperimento di Pavlov basta il semplice campanello (animalista), sempre un buon numero di assessori o sindaci (le lodevoli eccezioni non mancano, per fortuna), accorrono pensando alla ciotola del (presunto) consenso elettorale. Chissà la salivazione per stare sempre a Pavlov ma, siamo giunti al delirio ed alla perdita del senso del bene comune.
Al comune cittadino che vorrebbe potere andare al Circo senza problemi, inoltre, non pensa nessuno?
Per fare un esempio a Milano (agosto 2019), un regolamento comunale vieta l’attendamento dei circhi tradizionali equestri che utilizzino alcune specie di animali (in pratica la quasi totalità delle specie attualmente impiegate nei circhi, n.d.r.), e mescola giraffe ed ippopotami con la gestione dei crostacei destinati all’alimentazione⁶⁷⁻⁶⁸. La città ha intitolato una via a Darix Togni (cifr. Cantarelli A., W il Circo…, prima parte, cit., 2018), ma all’assessora avv. Roberta Guaineri ovviamente questo non importa (ammesso che lo sappia) e non risulta nemmeno, che la rappresentanza circense sia stata consultata nella predisposizione del suddetto atto amministrativo: lecito supporre che eventuali ricorsi possano giovare alle tasche dei legali, ovviamente, vista la complessità ma anche le contraddizioni di tale regolamento.
In questo clima di segregazione verso il Circo (lo si confina lontano dalla città, come si faceva secoli fa coi lebbrosi o gli appestati), si aggiunga, tanto per cambiare, che sulla rete vengono fatte circolare ad arte fake news al solo scopo di screditare il Circo ed i circensi, come denuncia lo stesso Paride Orfei (il figlio dell’indimenticabile Nando, nipote di Liana e fratello di Ambra)⁶⁹.
Legambiente infine, si sta rendendo anch’essa protagonista di vere e proprie campagne di persecuzione contro il Circo equestre, come ad Eboli (Sa) ed Augusta (Sr). Basta dare una scorsa alla sezione “news” del sito Circus fans Italia, oppure ai siti del Club Amici del Circo e Circus News per rendersene conto⁷⁰.
Giunti al termine di questa dissertazione sullo stato del Circo in Italia, non si può non osservare che se tutte queste sigle animal-ambientaliste, questi politici anti-circo equestre, sono le stesse figure che in altri ambiti del loro agire si professano anche seguaci di Greta Thumberg ebbene, per rimanere nel solco del dibattito intercorso sulla credibilità di questi fans recentemente apparsa su Agrarian Sciences, chi scrive è incondizionatamente dalla parte di coloro che contestano la fondatezza dei loro dati e dei conseguenti rimedi.
L’ambiente si rispetta ma non si gioca nemmeno con la Storia, perché in nome di una Natura sacra e selvaggia, dove l’uomo (divenuto nel frattempo vegano) sia equiparato all’animale, con alcuni gruppi umani nel frattempo ghettizzati (quello che sta capitando ai circensi), è un attimo passare vicino ad alcuni luoghi simbolo come il castello di Hartheim, dovendo fare finta di nulla.
Ci si deve rendere conto che con questo avvilente clima di ricatto e minacce, non è solo il Circo italiano a rimetterci (che comunque, se costretto, pur di non lasciare uno solo dei suoi animali a questi nuovi lanzichenecchi, è pronto a migrare all’estero come una vera e propria diaspora), ma è l’intero Paese ad andare a rotoli.
Non sono allora più che maturi i tempi per riprendere il lavoro presentato, trent’anni fa, da Liana Orfei assieme all’allora presidente dell’E.N.P.A. di Torino Silvano Traisci e l’on. Silvia Costa riguardo un protocollo d’intesa per il trattamento e la stabulazione degli animali nei circhi, oltre ad una seria proposta di legge rispettosa della plurisecolare tradizione circense⁷¹?
Che fine aveva fatto quella proposta? In mezzo vi è stato il ciclone tangentopoli, la fine della Prima e della Seconda Repubblica, la nascita della cosidetta Terza…, ma non si può per questi motivi continuare a fare finta di niente, per quello che da sempre rappresenta lo spettacolo più popolare del mondo. Anzi, il più bel spettacolo del mondo, the Greatest Show oh Earth!
Altrettanto significativa al riguardo, l’intervista sui problemi del settore fatta da Enzo Biagi a Livio Togni in una puntata de Il Fatto, negli anni novanta del secolo scorso⁷²: si potrebbero riprendere quelle tematiche (ancora attuali!), per riconoscere al Circo quella dignità che la storia dell’arte e dello spettacolo da sempre gli attribuisce.
La carovana del Circo⁷³ non deve fermarsi mai!
Gli ambiti riconoscimenti attribuiti al Circo italiano al Festival International du Cirque en Val de Loire (Francia), costituiscono valida attestazione e la più recente testimonianza⁷⁴.
Ci sono tanti giovani circensi pronti a scommettere su questa dura, ma altrettanto ricca e affascinante vita, che riserva anche tante soddisfazioni.



Fine


Bibliografia di riferimento



Testi fondamentali:


Cervellati A. Questa sera grande spettacolo. Storia del circo italiano. Collezione “Mondo popolare” Milano Edizioni Avanti!, Milano, 1961; Cervellati A. Storia del Circo. Con illustrazioni e disegni dell’Autore. Poligrafici Il Resto del Carlino editore, Bologna, 1956.
Noel Daniel (Editor), Jando D., Granfield L., Dahlinger F. jr. The Circus, 1870s-1950s (trad. italiana di Alessio Piras e Anna Maria Alonzo), Taschen Biblioteca Universalis, 2016.

³⁰Mibac, Bonisoli incontra ENPA: Pronti a stop animali nei circhi. Circus fans Italia, 08/08/2019. Su: http://www.circusfans.net/news/?view=17358 ; Spettacolo, Bonisoli: circo senza animali è uno dei temi prioritari del mio mandato. Circus fans Italia, 12/07/2019. Su: http://www.circusfans.net/news/?view=17284 
³¹Il circo fa parte dei tesori mondiali dell’umanità. Circo.it, 11/04/2012. Disponibile su: http://www.circo.it/il-circo-fa-parte-dei-tesori-mondiali-dellumanita/ ; Le prime immagini di circo sulla World Digital Library. Circo.it, 04/01/2013. Disponibile su: http://www.circo.it/le-prime-immagini-di-circo-sulla-world-digital-library/
³²http://www.amicidelcirco.it/index.php/it/54-festivals/festival-di-latina/1577-20-international-circus-festival-of-italy-il-patrocinio-del-parlamento-europeo; http://www.circusfans.net/news/index.asp?view=17461 https://www.passionecirco.net/2019/09/international-circus-festival-of-italy_24.htmBuccioni A.”Tutti i circhi italiani al Festival di Latina per la più grande parata del mondo”. Circo.it, 12/09/2019. Disponibile su: http://www.circo.it/tutti-i-circhi-italiani-al-festival-di-latina-per-la-piu-grande-parata-del-mondo/ 

³³Monti C. Livio Togni: “il muro dell’animalismo va abbattuto”. Circo.it, 13/03/2012. Disponibile su: http://www.circo.it/livio-togni-il-muro-dellanimalismo-va-abbattuto/ 
³⁴1985. Fantastico. Benigni vuole sfidare l’elefante del Circo Medrano. Filmato disponibile su: https://www.youtube.com/watch?v=AxgJ2mN4OXI 
³⁵Monti C. C’è l’Italia dei sondaggi e c’è l’Italia. 23/01/2011. Disponibile su: http://www.circo.it/ce-litalia-dei-sondaggi-e-ce-litalia/ ; si veda anche nel merito: Buccioni A. Circo e animali: quel 30% di italiani (pari agli elettori del Pd) che il Ddl Franceschini vorrebbe cancellare. 30/03/2016. Disponibile su: http://www.circo.it/circo-e-animali-quel-30-di-italiani-pari-agli-elettori-del-pd-che-il-ddl-franceschini-vorrebbe-cancellare/
³⁶Nettuno, circo con animali e polemiche. I circensi: “nessuno fa loro del male”. Circus fans Italia, 28/07/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17330 ; http://www.amicidelcirco.it/index.php/it/8-le-notizie/ultime-notizie/1463-nettuno-circo-con-animali-e-polemiche-i-circensi-nessuno-fa-loro-del-male 
³⁷Vignola, strepitoso successo del Maya Orfei Circo Madagascar. Circus fans Italia, 25/09/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17465 
³⁸Circo e Animali a Unomattina. Giovanardi, Livio Togni e Meluzzi difendono il Circo. Filmato caricato il 16/10/2012. Disponibile su: https://www.youtube.com/watch?v=SI5nw6JKhsM
³⁹Dalla Pina P. Test sui Machachi.“Troppi divieti mettono a rischio le sperimentazioni”. Gazzetta di Parma, mercoledi 18/09/2019; Rinaldi C. L’intervista. Vittorio Gallese. “Indignato per le minacce ai ricercatori e per le falsità”. Gazzetta di Parma, giovedi 19/09/2019. Nel merito, si segnalano anche i seguenti articoli: Corsini G. La legge sbagliata sulla sperimentazione animale. Next quotidiano, 14/12/2016. Su: https://www.nextquotidiano.it/la-legge-sbagliata-sulla-sperimentazione-animale/ ; Corsini G. Macachi salvati dalla sperimentazione? Come un’onlus animalista ha messo in ginocchio la ricerca in Italia. Next quotidiano, 06/12/2016. Su: https://www.nextquotidiano.it/lav-come-associazione-ha-messo-in-ginocchio-la-ricerca-scientifica-in-italia/ ; Pili J. I presunti legami tra Lega AntiVivisezione e le associazioni animaliste che minacciano i ricercatori. Open, 17/09/2019. Su: https://www.open.online/2019/09/17/i-presunti-legami-tra-la-lega-antivivisezione-e-le-associazioni-animaliste-che-minacciano-i-ricercatori/ 
⁴⁰Salviamo la ricerca biomedica italiana. Disponibile su: https://www.research4life.it/salviamo-la-ricerca-biomedica-italiana/
⁴¹Signorile L. Cari animali dei circhi, la legge che doveva liberarvi c’era, ma è scaduta. National Geographic, 28/12/2018. Su: http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2018/12/28/news/care_tigri_cari_leoni_la_legge_sui_circhi_c_era_ma_e_scaduta-4239910/ 

⁴²Il Circo non é come credete. Intervista ad Ambra Orfei, 19/07/2019. Su: http://podcastmania.xyz/il-circo-non-e-come-credete/ ; Cherchi G. Ambra Orfei: Il Circo ha valori forti. Fuori non ci sono. Il Giornale Off, 17/12/2017. Disponibile su: http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/12/17/ambra-orfei-il-circo-ha-valori-forti-una-cosa-che-fuori-non-ce/ 
⁴³Gnesin B. Perché gli zoo sono importanti? Intervista a Valeria Valeriu (keeper training) ed Andrea Itascar (zoo keeper), a Radio Noventa, durante la trasmissione “Tutto molto bello”. Podcast su: https://www.radionoventa.it/blog/eventi-locali/perche-gli-zoo-sono-importanti/ ; La domatrice di tigri senza frusta: “gli animalisti non sanno nulla”. Circus fans Italia, 02/08/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17378 ; http://www.circusnews.it/article/4438/domatrice-tigri-senza-frusta:--animalisti-sanno-#.XYJI1E0UnIV 
⁴⁴De Carli C, Camisa G. Aggressione. Perde il braccio l’uomo attaccato dal suo pitbull. Gazzetta di Parma, lunedi 01/07/2019
⁴⁵Bean N., Read P. Circus Bill Submission Ignored. Country Squire Magazine, 12/06/2019. Disponibile su: https://countrysquire.co.uk/2019/05/28/circus-bill-submission-ignored/?fbclid=IwAR0eXr8ETAjATEUw8SP8DgHjf50qtdQq4YL4CCqgqKlJXZ2HX_vdiybnjiY 
⁴⁶News caccia. Il senatore Carrara presenta una nuova interrogazione parlamentare sulle associazioni animaliste. BigHunter.it, 04/03/2010. Disponibile su:
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/4874/Default.aspx ; https://parlamento16.openpolis.it/atto/documento/id/96169 

⁴⁷Bighunther.it. I conti in tasca alla Lav sui nuovi bilanci. Novembre 2014. Disponibile su: http://www.bighunter.it/Home/Editoriale/Editoriale/tabid/207/newsid729/16285/Default.aspx 
⁴⁸Valentini D. Le 10 Cose sulla LAV che (non) vorresti sapere. Federfauna, 16/04/2014. (Con documento scaricabile. Su: http://www.federfauna.org/newss.php?id=8880 ; Valentini D., 2014. LAV. L’undicesima cosa che (non) vorreste sapere. Come spende i suoi soldi? Documento scaricabile). Su: https://www.docdroid.net/pvj9/valentinidavidecom-lav-lundicesima-cosa-che-non-vorreste-sapere-come-spende-i-suoi-soldi.pdf 
⁴⁹Inizia l’estate: a Jesolo scende in pista il Circo Vegano. Circus fans Italia, 22/06/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17248
Dal 1 al 5 luglio a Chioggia il circo Vegano, circo contemporaneo senza animali. Circus fans Italia, 28/06/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17256 

⁵⁰Fazio G. Dove finirebbero gli animali dei circhi se passasse il divieto di usarli negli spettacoli. AGI cronaca, 23/12/2018. Su: https://www.agi.it/cronaca/animali_circhi_divieto-4764119/news/2018-12-23/ ; Animali sequestrati confiscati tra vuoti normativi e di finanziamenti. AdnKronos, 03/03/2017. Su: https://www.adnkronos.com/sostenibilita/risorse/2017/03/03/animali-sequestrati-confiscati-tra-vuoti-normativi-finanziamenti_sZHcvGNrWoUEhaCMDoqCfM.html ; Crasm, struttura al collasso E arriva la tigre della "mala". La Nazione-Grosseto, 25/03/2011. Disponibile su: https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2011/03/25/479622-crasm_struttura_collasso.shtml 
⁵¹Indagini Su Crase e WWF dal 2004 al 2011. Il Tirreno, 23/03/2013. Su: https://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2013/03/22/news/indagini-su-crase-e-wwf-dal-2004-al-2011-1.6750724 ; Sette indagati per la gestione CRASE di Semproniano. Il Tirreno, 06/12/2015. Su: https://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2015/12/05/news/sette-indagati-per-la-gestione-del-centro-crasm-di-semproniano-1.12565721 ; Bonelli F. Assolto Aloisi, il direttore del Crase. Il Tirreno, 11/07/2017. Su: https://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2017/07/11/news/assolto-aloisi-il-direttore-del-crase-1.15601859 
⁵²https://izi.travel/it/6097-centro-recupero-animali-selvatici-della-maremma/it http://caccia.provincia.grosseto.it/node/164 ; https://www.lav.it/aree-di-intervento/animali-e-spettacoli/centro-recupero?fbclid=IwAR1QAsOmg3TgaGIQUEvyUjqayAhnIyXcIY-y-WLR_OUKFF2Nk3a1tUU7vII 
⁵³Corsini G. Quel curioso accordo tra la LAV e i Carabinieri. Next quotidiano, 17/08/2017. https://www.nextquotidiano.it/lav-carabinieri-legge/ 
⁵⁴Jiménez D.D. Il più grande spettacolo dell’antichità. Il Circo Romano. Nathional Geographic, storica, anno XI, n. 127, 2019, pagg. 70-83.
⁵⁵Circusfans (a cura di.) Sulle orme di Leonida Casartelli. Circus fans, 06/04/2014. Su: https://www.youtube.com/watch?v=cWZN7I628pU ; Bracchi S. Piazza Leonida Casartelli. https://www.youtube.com/watch?v=hTYa5Uc-DSw ;  Circusfans, 06/04/2010. Su: http://www.circusfans.net/NEWS/?view=7953
⁵⁶(Circusfans, a cura di). Video. La Notte di Leonida Casartelli. Circusfans, 25/06/2013. Su: http://www.circusfans.net/news/?view=13223 ; https://www.youtube.com/watch?v=hTYa5Uc-DSw 
⁵⁷Gli animali sequestrati dai circhi moriranno? Documento redatto da circensi e veterinari del circo, scaricabile su: http://www.manuamano.com/chiediamoci_gli_animali_sequestrati_dai_circhi_moriranno.pdf .Per il corretto inquadramento dei fatti riportati, si legga anche il seguente comunicato: Centro di Recupero Fauna Selvatica-Esotica Monte Adone. Storia di Minnie: http://www.centrotutelafauna.org/appr/Storia_di_Minnie.xhtml 
⁵⁸Federazione Europea Detentori Animali Esotici e Domestici (a cura di). I centri di recupero animalisti: incompetenti allo sbaraglio (pubbl. luglio 2017). Disponibile su: https://www.youtube.com/watch?v=f2tgr99RAg8&feature=youtu.be Nel merito si vedano anche i seguenti video: Victor Show: la verità su Nirda e animalisti (pubbl. 02/09/2009. Su: https://www.youtube.com/watch?v=wRzGtPi7kCo&feature=youtu.be ; Victor Show: la verità su Nirda e animalisti. LA CONCLUSIONE (pubbl. 25/05/2010): https://www.youtube.com/watch?v=gXOc1gLGDkk&feature=youtu.be ; SOLO AMORE (pubbl. 17/08/2017): https://www.youtube.com/watch?v=690kNlA9oHA&feature=youtu.beCirco Fantasy-Circus King. Circus fans Italia. Su: http://www.circusfans.net/circhitaliani/Fantasy/FANTASY.html 
⁵⁹Documentario disponibile su: https://it-it.facebook.com/CircoTradizionale/videos/1237152159702633/
⁶⁰Casale D. Che fine hanno fatto gli animali del circo in Messico dopo il divieto. 10/05/2018. Su: https://lobbyanimalista.com/2018/05/10/cosa-e-accaduto-agli-animali-del-circo-del-messico-dopo-il-divieto/amp/?fbclid=IwAR2UFHRRY8S7_VwdCoelC0MqDbHRs0BsCFxkIBV5JK3j6lSV-59BJ0dKdm8 

⁶¹Narros Sanchez C. Muere "de pena" un tigre de circo en un refugio de Valencia. Columna Cero, 03/10/2018. Disponibile su: https://columnacero.com/espana/17248/muere-de-pena-un-tigre-de-circo-en-un-refugio-de-valencia/ 
⁶²Andreoli V. Homo stupidus stupidus. L’agonia di una civiltà. Rizzoli, Milano, 2018, pag. 44.
⁶³Tinagli I. La grande ignoranza. Dall’Uomo qualunque al Ministro Qualunque. L’ascesa dell’incompetenza e il declino dell’Italia. Pubblicato per Rizzoli da Mondadori Libri s.p.a., Milano, 2019.
⁶⁴https://www.repubblica.it/politica/2019/09/25/news/matteo_mantero_m5s_fine_vita_suicidio_assistito_eutanasia_corte_costituzionale_dj_fabo_
parlamento-236875341/ ; https://www.ilsole24ore.com/art/fine-vita-ddl-cirinna-farmaco-letale-e-scelta-dignita-ACFHorm ;https://www.avvenire.it/attualita/pagine/e-al-senato-cirinn-apre-gi-il-fronte-eutanasia-ddl-sul-farmaco-letale 

⁶⁵La legge 337 ha compiuto cinquant’anni: la Lungimiranza del legislatore, il tradimento della Repubblica. Circo .it (a cura di), 19/03/2018. Disponibile su: http://www.circo.it/la-legge-337-ha-compiuto-50-anni-la-lungimiranza-del-legislatore-il-tradimento-della-repubblica/
⁶⁶Solo per fornire al lettore un piccolo campionario delle quotidiane vessazioni che il Circo ha subito in questi anni.Buccioni A. Clamoroso: Messina Denaro non si nasconde al circo Merano. Circo.it, 27/10/2014. Su: http://www.circo.it/clamoroso-messina-denaro-non-si-nasconde-al-circo-merano/ ; Buccioni A. Una Repubblica eccezionalmente scrupolosa, il caso Velletri. Circo.it, 24/10/2014. Su: http://www.circo.it/una-repubblica-eccezionalmente-scrupolosa-il-caso-velletri/ ; Longoni R. Leoni e tigri? Si domano solo con la forza dell’amore. Gazzetta di Parma, domenica 27/10/2013. 
⁶⁷Stop a orsi, giraffe e foche nei circhi che arrivano a Milano. Circus fans Italia, 05/08/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17350 
⁶⁸Stop ai circhi con alcuni tipi di animali a Milano. Circus fans Italia, 22/07/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17347 ; http://www.circusfans.net/news/?view=17345 ; http://www.circusfans.net/news/?view=17350 
⁶⁹Paride Orfei replica alle accuse degli animalisti. Circus fans Italia, 12/07/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17290 
⁷⁰Risulta sufficiente sfogliare la sezione “news” di Circus fans Italia per rendersene conto. Su: http://www.circusfans.net/news/ ; oppure il sito Passione Circo: https://www.passionecirco.net/ Circus News: http://www.circusnews.it/ Ente Nazionale Circhi: http://www.circo.it/ 
⁷¹Liana Orfei replica alle accuse degli animalisti. Circus fans Italia, 11/07/2019. Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=17281 ; di una proposta di legge se ne parla nella puntata del 24/01/1988 di “Ieri e oggi in TV special. Puntosette” (trasmissione condotta da Paolo Piccioli), dedicata alla famiglia Orfei. Presenti oltre a Liana Orfei tra gli ospiti, anche Silvano Traisci (E.N.P.A.). Disponibile su: http://www.circusfans.net/news/?view=15949
⁷²Livio Togni intervistato da Enzo Biagi. Filmato disponibile su You Tube (pubbl. 26/09/2019): https://www.youtube.com/watch?v=2wJ12afJuL4 

⁷³Un giorno al Circo (Medrano). L’insegna Medrano all’epoca non era ancora stata rilevata da Leonida Casartelli, che la utilizzerà a partire dal 1972 dopo averla rilevata in Francia. Filmato storico (pubbl. il 17 giu 2012). Su: https://www.youtube.com/watch?v=8uOxIi4OB1Q
⁷⁴Palladino M. L’Italia è d’oro al Festival del Circo in Val de Loire. Passione Circo, 30/09/2019. Su: https://www.passionecirco.net/2019/09/litalia-e-doro-al-festival-du-cirque-en.html




 Alessandro Cantarelli
Laureato in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Piacenza, con tesi in patologia vegetale. Dal febbraio 2005 lavora presso il Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Parma (STACP), della Regione Emilia Romagna (ex Servizio Provinciale), dapprima come collaboratore esterno, successivamente come dipendente. E’ stato dipendente presso la Confederazione Italiana Agricoltori di Parma. Ha svolto diverse collaborazioni, in veste di tecnico, per alcuni Enti, Associazioni e nel ruolo di docente per la formazione professionale agricola. Iscritto all’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali ed alla FIDAF parmensi.






6 commenti:

  1. Alessandro Cantarelli22 ottobre 2019 alle ore 22:49

    Mentre a Cremona prende il via la Fiera Internazionale del Bovino da Latte, in “regalo” al Circo Millenium che negli stessi giorni si trova attendato in quella città, un manipolo di esaltati animalisti ha imbrattato i manifesti su tutto il territorio comunale (notare il notevole lavoro di vandalismo): https://www.passionecirco.net/2019/10/vandalismo-cremona-imbrattati-tutti-i.html

    All’assessore comunale Alessandro Zagni che si preoccupava che il Circo non avesse al suo seguito le tigri: https://www.cremonaoggi.it/2019/10/15/circo-cremona-millennium-risponde-zagni-niente-tigri-nel-nostro-spettacolo/

    (e chi scrive ha potuto verificare di persona a Parma lo scorso anno, con quale cura ed affetto i titolari del Millenium tengono i loro animali), a puro titolo informativo lo si porta a conoscenza che al XX.mo Festival Internazionale del Circo di Latina, appena concluso, vi hanno partecipato 128 artisti da 5 Continenti e 14 Stati. Sono stati messi in scena nove spettacoli con 24 attrazioni e 2 conferenza stampa. Gli artisti cinesi e russi hanno avuto i favori della Giuria per i primi premi, ma anche artisti italiani quali Fumagalli e Redy Montico sono stati apprezzati, quest’ultimo proprio per il suo numero di grandi felini, neanche farlo apposta: http://www.circusnews.it/article/4526/vincitori-della-edizione-Festival-Internazionale-Circo-d'Italia#.Xa9oGE0UnIU
    Pochi giorni prima, un altro importante riconoscimento sempre per un numero con le tigri a Bruno Togni, al XVIII Festival Internazionale del Circo a Les Mureaux in Francia: http://www.circusnews.it/article/4515/-Festival-Internazionale-Circo-Mureaux#.Xa9ouk0UnIU

    Scusi assessore, se mai leggerà queste righe, ma negli ultimi 10 anni quanti giovani sono morti ammazzati nella sua provincia, nei fine settimana, di ritorno da una discoteca, magari ubriachi o impasticcati?
    Nel futuro se un solo gruppetto di ragazzi, tra i tanti, decidesse per un solo sabato sera di andare al Circo (ci possono sempre essere spiriti anticonformisti, converrà), anche a vedere tigri o leoni, Lei sarebbe così insensibile o contrario dal toglierli, per una sola sera, dalle strade maledette?
    Grazie


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  2. Alessandro Cantarelli16 novembre 2019 alle ore 21:03

    Nella giornata di martedi 14 novembre si è svolta presso la Commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato, l’audizione sulla “Dismissione dell’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti”.
    Per i lettori di Agrarian Sciences si recepisce l’invito della redazione della pagina Facebook di “Circo Tradizionale”, di pubblicizzare gli interventi che vi sono stati, ad opera dei due rappresentanti dell’E.N.C.: rispettivamente il presidente Antonio Buccioni e l’addestratrice Valeria Valeriu. Il lettore avrà modo di considerare che essi ribadiscono i concetti che, soprattutto grazie al loro lavoro, sono stai riportati negli scritti dedicati al Circo nel presente sito tra il 2018 ed il 2019.
    Emerge chiaramente (si ponga attenzione all’intervento accorato della grande Valeria), qualora qualcuno avesse ancora dei dubbi, la profonda drammaticità della condizione di vita dei circensi, tutt’uno con i propri animali. Intollerabile in un Paese che si reputi civile.
    https://www.facebook.com/circusfans.it/videos/729115504237017/UzpfSTY5OTIyNjUxMzQ5NTIwMzoyNTMzMjkzODc2NzU1MTE1/?type=3
    La sen. Loredana Russo (M5S), a spiegare che ovviamente nell’interesse degli animali nei circhi (la si ascolti attentamente), essi non devono essere assolutamente più acquistati dai complessi circensi (che da 250 anni li allevano e li fanno riprodurre in cattività, n.d.r.), quindi quelli presenti dovrebbero essere tutti sterilizzati per impedire che i discendenti continuino a lavorare nei circhi.
    Una visone molto crudele e ideologica, in quanto impermeabile a qualsiasi dato che dimostri il contrario. Cieco anche all’evidenza dei fatti.
    Di seguito invece il documento consegnato dagli stessi rappresentanti alla Commissione:
    http://www.circusfans.net/news/?view=17676
    Dalla pagina Facebook “Tg Leone” invece, il collegamento all’articolo di National Geographic che spiega la terribile fine che hanno fatto ben 33 leoni sequestrati ai circhi boliviani e peruviani, secondo il volere della potente associazione animalista A.D.I., dopo che sono stati “liberati” presso un “santuario” in Africa (ne parlava la stessa Valeriu nel suo intervento).
    In pratica la fine che si vorrebbe far fare agli animali esotici dei circhi italiani:
    https://www.nationalgeographic.com.au/australia/poachers-target-rescued-circus-lions-in-worrying-new-trend.aspx?fbclid=IwAR21jR_x_Zi_bzxkxQOCQc8dQlUT01I7tnJusMuU08se_999alAeMp5RfQA
    Un ultima domanda: del pubblico affezionato allo spettacolo del circo equestre, stragrande maggioranza rispetto la minoranza degli antispecisti intolleranti (ai loro sondaggi non crede nessuno), chi deve decidere per esso? Felicetti della L.A.V., oppure Carla Rocchi dell’E.N.P.A., sennò Carla Bernasconi di F.N.O.V.I (un saluto all’on. Michela Vittoria Brambilla)??
    http://www.sivelp.it/sullaccordo-fnovi-movimento-animalista-dellon-brambilla/
    Se è così allora W IL CIRCO EQUESTRE E CON TANTI ANIMALI!!!

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    1. Alessandro Cantarelli17 novembre 2019 alle ore 00:02

      Giovedi 14 (refuso). Un'ultima domanda

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    2. Alessandro Cantarelli19 novembre 2019 alle ore 22:05

      Per completezza di informazione, si riportano i collegamenti a due eccellenti contributi che confutano punto per punto le tesi animaliste. Contributi inviati alla 7a Commissione parlamentare che deve decidere sul futuro degli animali nei Circhi.
      Il primo è della addestratrice Valeriu Valeria e come Agrarian Sciences ci sentiamo onorati di essere stati indicati in bibliografia.
      Significativa anche la posizione riportata della senatrice a vita Elena Cattaneo sull'importanza della sperimentazione scientifica anche per gli animali dei circhi, che deve valere contro il pregiudizio e la malafede conseguenti all’ignoranza in materia etologica e circense.
      http://www.circo.it/audizione-enc-in-senato-il-documento-che-smonta-le-tesi-a-favore-della-dismissione-degli-animali-nei-circhi/
      http://www.circo.it/wp-content/uploads/2019/11/valeriu_7_commissione.pdf
      Il secondo è dell’avv. Francesco Mocellin della storica associazione “Club Amici del Circo” , sempre dal sito Circo.it dell’E.N.C.
      http://www.circo.it/animali-nei-circhi-il-documento-del-cadec-alla-7-commissione/
      Sono documenti che per la cura avuta nella raccolta e successiva predisposizione dei dati, meriterebbero di essere divulgati e studiati nelle scuole superiori e nelle università.


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  3. Alessandro Cantarelli1 dicembre 2019 alle ore 22:09

    A corredo dei documenti depositati presso 7° Commissione Cultura del Senato, a sostegno del Circo tradizionale equestre, anche quelli redatti rispettivamente dal Sindacato Italiano Veterinari liberi professionisti (SIVeLP) –che comprende tanti veterinari che al circo ci vanno periodicamente per lavoro, a differenza di altre sigle intervenute nell'audizione, che invece non conoscono la realtà di cui parlano-, e dalla Federazione Europea Detentori Animali Esotici.
    Direttamente dal sito dell’E.N.C.:
    http://www.circo.it/animali-nei-circhi-i-documenti-di-sivelp-e-fedea-alla-7-commissione/


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