di FRANCESCO MARINO
Le festività natalizie e di Capodanno hanno sempre avuto un significato profondo per le comunità rurali italiane, non solo come celebrazione religiosa della nascita di Gesù o l'inizio del nuovo anno, ma anche come occasione per riaffermare l'identità culturale e per resistere alle difficoltà imposte dalle disuguaglianze sociali, economiche e religiose. Mentre le classi privilegiate celebravano con sontuosi banchetti, la gente delle campagne, pur vivendo in condizioni di povertà, usava il cibo come simbolo di speranza e di resistenza. Ogni piatto preparato durante le festività non era semplicemente un mezzo di sussistenza, ma un atto di affermazione, un segno di orgoglio contro un sistema che cercava di cancellare la loro identità e tradizioni.
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