giovedì 27 aprile 2023

MUTAGENESI E CARATTERI MONOMENDELIANI NEL RISO

di  EUGENIO GENTINETTA 




Riassunto 

Viene presentata l’attività di costituzione varietale sul riso, realizzata con l’impiego della mutagenesi indotta per migliorare alcuni tratti genetici delle vecchie varietà quali la taglia alta, con l’introduzione dei geni semi-dwarf. Altre varietà storiche, che rappresentano la tradizione culinaria italiana, che necessitavano di piccole modifiche, sono state migliorate per i caratteri di resistenza alle malattie, della taglia, precocità, produttività, impiegando il metodo back cross. Si sono inoltre create popolazioni sintetiche per i diversi gruppi merceologici, tondi, lungo di tipo A da parboiled, lungo di tipo A da risotti e lungo di tipo B, dalle quali sono derivate numerose varietà che hanno una importante rilevanza agronomica nei paesi europei dove si coltiva il riso.

Abstract 

Mutagenesis and mono-mendelian traits in rice The activity of varietal constitution on rice is presented, carried out with the use of induced mutagenesis to improve some genetic traits of the old varieties such as the high size, with the introduction of semidwarf genes. Other historical varieties, which represent the Italian culinary tradition, which needed minor modifications, have been improved for the characteristics of resistance to diseases, size, precocity, productivity using the back cross method. Synthetic populations have also been created for the different product groups, round, long-grain type A for parboiled, long-grain type A for risotto and long-grain type B, from which numerous varieties have been derived that have an important agronomic importance in European countries where rice is grown. 

giovedì 20 aprile 2023

CARNEM MANDUCARE

La carne e i suoi divieti: storia, produzioni, commercio e salute

 
(Convegno Internazionale di studio)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 CARNEM MANDUCARE 

La carne e i suoi divieti:
storia, produzioni
commercio e salute
 
Convegno
internazionale
di studio
  
ROVATO - BRESCIA
26- 30  Aprile 2023

venerdì 14 aprile 2023

LA SICCITA' 2022-2023: ANALISI DEL FENONEMO AGGIORNATA AD APRILE 2023


di LUIGI MARIANI 



Per affrontare un fenomeno meteorologico anomalo come la siccità occorre delimitarlo nel tempo e nello spazio, individuarne le cause e definirne il livello di anomalia. Ciò si rende necessario per stabilire misure di adattamento di tipo tattico (efficaci nel breve termine e che siano in grado di mitigare gli effetti della siccità sul sistema produttivo agricolo e più in generale sul sistema socio-economico) e misure strategiche (con effetti a lungo termine e che siano in grado di migliorare la resilienza del sistema rispetto ad eventi siccitosi futuri).

martedì 11 aprile 2023

I MUTANTI DELLO SVILUPPO NELL’ORZO

 di LAURA ROSSINI


Figura 1 - Fenotipi di mutanti seminani utilizzati nel breeding dell’orzo [Fonti: A (Wendt et al., 2016), B (Dockter and Hansson, 2015), C (Chono et al., 2003)]. 

Riassunto

L’orzo è una delle prime piante domesticate dall’uomo e un importante sistema modello per studi di genetica dei cereali. Nell’ambito della ricca diversità genetica di questa specie, i mutanti dello sviluppo hanno ricevuto particolare attenzione, permettendo di chiarire alcuni aspetti fondamentali dei processi di domesticazione e della morfogenesi degli organi vegetativi e riproduttivi. 

Summary 

Barley development: mutants Barley is one of the first plants domesticated by humans and an important model system for genetic studies in cereals. Within the rich genetic diversity of this species, developmental mutants have received particular attention, allowing to clarify some fundamental aspects of domestication processes as well morphogenesis of vegetative and reproductive organs. 

giovedì 6 aprile 2023

INNOVAZIONE NELLA INGEGNERIA DELLE PRODUZIONI OLIVICOLE


Accademia dei Georgofili, Firenze, Logge Uffizi Corti

(Mercoledì 19 aprile 2023)


L’olivicoltura italiana sta affrontando la sfida della trasformazione imprenditoriale delle molteplici e differenziate aziende che costituiscono un patrimonio colturale e paesaggistico oltreché produttivo. Il cambiamento di mentalità e quindi di strutturazione e gestione degli oliveti è oggi teso alla modernizzazione dei processi produttivi distinguendosi dagli schemi di produzione di olio internazionale (commodities) e mantenendo la linea della qualità e tipicità del prodotto. Il seminario intende fare il punto sui nuovi obiettivi tecnologici e di digitalizzazione oggi indispensabili per una gestione aggiornata delle produzioni olivicole.

sabato 1 aprile 2023

DA STRAMPELLI A BORLAUG: MUTAGENESI ALLA CASACCIA

di LUIGI ROSSI


Un Campo gamma


Riassunto

La varietà di grano duro Creso ha determinato una vera e propria rivoluzione cerealicola in Italia. Nata presso il Centro Ricerche del CNEN (ora ENEA) della Casaccia, grazie alle conoscenze sugli effetti delle radiazioni sulle piante, fu ottenuta irradiando con raggi X la varietà Cappelli, incrociata con una varietà fornita dal CIMMYT. Iscritta nel 1974 nel Registro Nazionale delle varietà di grano duro, in pochi anni diventò la varietà più coltivata in Italia, facendo raddoppiare la produzione italiana di grano duro a parità di superficie. La varietà incontrò subito il favore degli agricoltori, che, impiegando moderne tecniche agronomiche di coltivazione, raggiunsero in Italia Centrale produzioni uguali o superiori a quelle del frumento tenero. L’agricoltore fu favorevolmente impressionato dall’aspetto della granella di Creso, dalla adattabilità di tale varietà e dalla positiva risposta ad ogni miglioramento della tecnica colturale. Le industrie di trasformazione (mugnai e pastai) accettarono e apprezzarono la qualità tecnologica del prodotto che risultò assai elevata sia per le caratteristiche genetiche sia per le migliorate tecniche colturali. Il Creso si diffuse rapidamente in tutta l’Italia Centrale (Lazio, Toscana e Marche in particolare), nelle zone Adriatiche del Nord a clima non rigidamente continentale e nel Mezzogiorno.

Summary 

From Strampelli to Borlaug: mutagenesis at Casaccia The Creso variety of durum wheat led to a real cereal revolution in Italy. Created at the Casaccia Research Center of CNEN (now ENEA), thanks to the knowledge on the effects of radiation on plants, it was obtained by irradiating the Cappelli variety with X-rays, crossing it with a variety supplied by CIMMYT. Registered in 1974 in the National Register of durum wheat varieties, in a few years it became the most cultivated variety in Italy, doubling the Italian production of durum wheat for the same surface area. The variety immediately met the favor of the farmers who, using modern agronomic cultivation techniques, achieved production equal to or greater than that of common wheat in central Italy. The farmer was favorably impressed by the appearance of the Creso grain, by the adaptability of this variety and by the positive response to any improvement in the cultivation technique. The processing industries (millers and pasta makers) accepted and appreciated the technological quality of the product which turned out to be very high both for the genetic characteristics and for the improved cultivation techniques. Creso spread rapidly throughout Central Italy (Lazio, Tuscany and Marche in particular), in the Northern Adriatic areas with a non-rigidly continental climate and in the South.

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