venerdì 1 febbraio 2019

EXCUSATIO NON PETITA…


Alcune riflessioni a margine di un’intervista a "Il Messaggero" del professor Morgante 


di TOMMASO MAGGIORE e LUIGI MARIANI


 


Excusatio non petita accusatio manifesta” (chi si scusa si accusa) recita un antico adagio cui la memoria ci ha riportato dopo aver letto l’intervista di Michele Ottaviano al professor Michele Morgante dell’Università di Udine pubblicata sul Messaggero del 28 gennaio scorso.
Nell’intervista in sostanza il professor Morgante avvalora la tesi di un’agricoltura insostenibile sul piano ambientale in quanto responsabile del 70% dei consumi idrici globali e di emissioni gigantesche di CO₂, dicendo poi che un miglioramento genetico non basato sugli OGM, ma su nuove tecniche molto più precise, garantirà il soddisfacimento del fabbisogno alimentare e al contempo la sostenibilità ambientale.


Pur condividendo appieno l’idea di fondo che si debba innovare in genetica e guardare avanti per vincere la riluttanza dell’opinione pubblica europea, purtroppo indottrinata dagli ambientalisti a temere le nuove tecniche di miglioramento genetico, pensiamo anche che: 
  1.  il 70% dell'acqua di cui parla Morgante non sia in gran parte “consumo”, ma sia molto più semplicemente una porzione del ciclo dell’acqua garantito dalle piante coltivate, che restituiscono l’acqua all'atmosfera e alle falde; 
  2.  il settore agricolo-forestale emette 1,4 GTC (Gigatonnellate di carbonio), ma con la fotosintesi ne assorbe 14.

Crediamo inoltre che rinunciando agli OGM si siano fin qui perduti 25 anni d'innovazione. Oggi ci si dice che le nuove tecniche genetiche di precisione superano gli OGM e su questo Morgante per quanto ci riguarda sfonda una porta aperta. Tuttavia qualcuno potrebbe dirci (...e per la verità a dircelo è già stata la Corte di Giustizia Europea) che le nuove tecniche di cisgenesi e genome editing producono anche loro OGM, il che ci candida a perdere i prossimi 25 anni di innovazione, trasformando di fatto l’Europa in una sorta di "castello della bella addormentata" o di “paese del tramonto”, del tutto escluso dai percorsi d’innovazione che stanno rapidamente cambiando il volto dell’agricoltura mondiale e di conseguenza relegato a produrre cibo a prezzi esorbitanti per ricchi crapuloni radical chic alla Carlo Petrini.
In sostanza a nostro modestissimo avviso la genetica vegetale andrebbe difesa in toto, senza se e senza ma, dicendo ad esempio che di OGM non è mai morto nessuno mentre il mancato uso degli OGM qualche morto l'ha sicuramente già fatto, per via delle tossine da funghi di cui i nostri mais sono imbottiti ed ha inoltre fatto un enorme danno economico alla nostra agricoltura mettendo in ginocchio i nostri imprenditori agricoli che, obtorto collo, stanno oggi sempre più spesso rinunciando alla coltura più bella del mondo, il mais, che nelle condizioni padane produce 22-24000 unità foraggere latte per ettaro contro le 6000 del prato da vicenda.
Alla difesa della genetica vegetale innovativa si è peraltro ispirato il seminario organizzato da Agrarian Sciences e dedicato a “AGRICOLTURA CONTEMPORANEA: UN'ANALISI CRITICA”, tenutosi a Firenze domenica 27 gennaio 2018. Lì i fortunati partecipanti hanno avuto l’occasione di mangiare un'ottima polenta di mais bianco OGM con spezzatino di cinghiale, il che dimostra che sul piano culinario la tecnica OGM funziona ed è in grado di valorizzare le eccellenze nazionali.



Tommaso Maggiore
Già Docente di Agronomia Generale presso la Facoltà di Agraria dell' Università degli studi di Milano, è stato anche Direttore del corso di Agronomia, Presidente del Corso di laurea Magistrale di Scienze della Produzione e protezione delle piante e Direttore del dipartimento di Produzione Vegetale. E' autore di centinaia di pubblicazioni a carattere scientifico. 


Luigi Mariani
Docente di Storia dell'Agricoltura presso l'Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.

 



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