martedì 31 dicembre 2019

CHE IL PRESIDENTE DEI BIODINAMICI SIA EDOTTO CHE SI PUO' PORTARE “LA VITA NEL CALCESTRUZZO”?

di ALBERTO GUIDORZI




Gli insegnamenti steineriani, cioè quelli che il Dr.Triarico vorrebbe farci credere essere cose serie, tanto da divenire materia di approfondimento accademico nelle facoltà scientifiche ed a cui purtroppo le università italiane sembrano dare sempre più credito, paiono divenire materia anche per le facoltà ingegneristiche.Inconsciamente, perché sembra non se ne sia parlato nel convegno sul biodinamico del 2018, il Politecnico di Milano, a questo proposito, può essere additato come un antesignano. 
Il calcestruzzo, materiale da costruzione da sempre considerato freddo e anonimo rispetto ad altri materiali più tradizionali come il legno o il laterizio, ora esce dal suo stato di anonimato perché è divenuto possibile “portarvi vita”. Infatti, aggiungendo in dosi omeopatiche dello “Pneumatit” si ottengono risultati strabilianti.La sua composizione evidentemente è un segreto, anche se trapela trattarsi di sostanze naturali come ad esempio la polvere della conchiglia del Nautilus pompilius e di metalli “scelti in funzione sia delle forze specifiche che essi introdurranno nel cemento, ma anche tenendo presente l’essere umano e il mondo che lo circonda”. Per contro le sue funzioni sono chiaramente dichiarate: “Pneumatit restaura i legami del calcetruzzo con il flusso della vita, alla stessa stregua di quando il sangue circola di nuovo in un organo intorpidito. Ecco la ragione per la quale “Pmeumatit” ha un effetto benefico e stimola i processi fisiologici umani”.
Come Triarico vanta basi scientifiche per l’agricoltura e la medicina biodinamica, benché indimostrate e quindi ascrivibili fino a prova contraria alla pseudoscienza o addirittura alla magia, così i promotori del Pneumatit affermano che delle prove in “triplo cieco” con test “psicometrici, di elettro-agopuntura, di radioestesia e osservazioni suprafisiche” avrebbero dimostrato che la sostanza mostra benefici a livello di “intelletto”. “La resistenza del calcestruzzo rimane immutata ma assume una vitalità sottile”. L’aggiunta del prodotto lascerebbe il manufatto neutro dal punto di vista ambientale viste le combinazioni sottili tra omeopatia e antroposofia realizzate con la “tintura-madre”, la diluizione, e soprattutto con la dinamizzazione. Si è parlato di dosi omeopatiche, infatti le quantità impiegate di Pneumatit sono di 125 mL/mc di calcestruzzo, cioè un sovrapprezzo di 20 €, ossia tra il 20 ed il 25% del prezzo del metro cubo di calcestruzzo normale. Forse è la dinamizzazione a far crescere il prezzo!!! 
Come si diceva in principio, visto che le costruzioni in calcestruzzo non trattate con Pneumatit sono fonte di “malessere, suscettibilità, nervi tesi e irritabilità, sensazione interiore di freddo intenso e oscurità, senso di fatica, apprensione fino ad arrivare allo stato depressivo, dolori articolari e mal di testa, il trattamento con il prodotto invece stimola sia i processi fisiologici umani che le funzioni psicologiche, in altre parole migliora le possibilità di sviluppo dell’uomo. 
Dato che a detta dell’impresa produttrice, dal 2015 sono già stati trattati 13.000 mc di calcestruzzo, ossia 26.000 mc di costruzioni, equivalenti a 260 appartamenti di 100 mq, si è in possesso anche di testimonianze. C’è chi asserisce esserci un’azione miracolosa del calcestruzzo trattato rispetto a quello normale affermando: “si ha l’impressione di una presenza amica che conforta”. L’architetto che ha costruito un hotel a Bruz vicino a Rennes in Francia con calcestruzzo dinamizzato afferma: “ho avuto la stessa sensazione di benessere di quando ero in una costruzione in legno; si tratta di un cemento che da conforto”. Il gestore dell’hotel assicura: “una qualità di sonno straordinaria, un ambiente calmo e apportante stati di benessere”. 
Ma la chicca finale è la qualità delle cantine dell’hotel che conferirebbero al vino conservato una struttura cristallizzata diversa e particolare. Cosa significhi tutto ciò per me è incomprensibile anche perché durante il corso di industrie agrarie gli unici cristalli che ho conosciuto esserci nel vino sono quelli di tartrato di potassio che si depositano sul fondo e che i contadini di un tempo raccoglievano dalle botti vuote perché era vendibile ai farmacisti per ricavarci acido tartarico. 
Ho lasciato per ultimo la citazione per la quale certi agricoltori biodinamici avrebbero tappezzato di mattoni di calcestruzzo dinamizzato un viottolo di entrata in azienda perché porti nel vasto e benefico mondo delineato sopra. 
Sarei curioso di sapere se Demeter certifichi, previo pagamento di lauta fattura per prestazione data, questo realizzazione biodinamica in quanto anch’essa erede delle fantasticherie di Rudolf Steiner. Se non l’avesse ancora fatto sono felice di avere dato a Triarico lo spunto per farlo e arricchire i forzieri della lobby del biodinamico. 

Nota: Se qualcuno, ammesso e non concesso che sia riuscito a completare la lettura di quanto ho riportato, dubitasse della mia galoppante aterosclerosi di ottantenne, com’è ferma e dichiarata convinzione del Dr. Triarico, riporto sotto dove mi sono basato per scrivere la nota: 

  • Jerome Quinant – On n’arret pas le progrès : un adjuvant biodinamique pour le beton – Dossier antroposofia – Science et Pseudoscience 0tt-Dic. 2019 n° 330.
  • Sito dell’azienda produttrice : pneumatit.ch 
  • Hotel Bruz Ouest-France 20 juillet 2018 – ouest-France.fr 

Alberto Guidorzi
Agronomo. Diplomato all'Istituto Tecnico Agrario di Remedello (BS) e laureato in Scienze Agrarie presso l'UCSC Piacenza. Ha lavorato per tre anni per la nota azienda sementiera francese Florimond Desprez come aiuto miglioratore genetico di specie agrarie interessanti l'Italia. Successivamente ne è diventato il rappresentante esclusivo per Italia; incarico che ha svolto per 40 anni accumulando così conoscenze sia dell'agricoltura francese che italiana.




5 commenti:

  1. ciao Alberto
    avrei un'idea
    perché non passare questo materiale a qualche comico che ne faccia una trasmissione?
    sicuramente farebbe ridere e magari aggiungerebbe qualcosa a queste teorie :)
    a me ha fatto ridere

    Antonio

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  2. Buon giorno Dr. Guidorzi,
    nel 2015 in occasione dell'Expo, Palazzo Italia fu costruito con cemento biodinamico fornito dalla Italcementi "in grado di ridurre la concentrazione di sostanze organiche ed inorganiche inquinanti nell’aria generate principalmente dalle attività umane – fabbriche, automobili, riscaldamento domestico – responsabili dell’inquinamento atmosferico".
    Chissà se Demeter ha già battuto cassa anche alla Italcementi?
    Ne approfitto per ringraziarLa dell'attività divulgativa che svolge.
    Un saluto
    Paolo

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  3. Grazie Paolo. Ciò che mi lascia perplesso è appunto come al giorno d'oggi "le vendite della Fontana di Trevi" siano prese tanto sul serio....ma abbiamo creato delle generazioni di allocchi?

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  4. Alberto, davvero interessantissimo. Rilevo però che la "biodinamicità" del cemento di Italcementi per Palazzo Italia non si riferisce a Steiner, ma a proprietà fotocatalitiche e ad una particolare fluidità che consente architetture ardite. ... sono più tranquillo!

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